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Pregare i Morti, Perchè?
Sembra un paradosso ma non lo è per niente.
Si prega per i morti per celebrare la vita, perché li si crede vivi nel Signore, per accompagnarli nel cammino di avvicinamento a Lui.
Con la preghiera, infatti, si aiutano le anime alle prese con un itinerario di purificazione.
Parliamo del Purgatorio che il Compendio del Catechismo al numero 210 definisce «lo stato di quanti muoiono nell’amicizia di Dio, ma, benché sicuri della loro salvezza eterna, hanno ancora bisogno di purificazione, per entrare nella beatitudine celeste».
E il numero successivo aggiunge: «In virtù della comunione dei santi, i fedeli ancora pellegrini sulla terra possono aiutare le anime del purgatorio offrendo per loro preghiere di suffragio, in particolare il Sacrificio eucaristico, ma anche elemosine, indulgenze e opere di penitenza».
Tuttavia, al di là di queste motivazioni teologiche alla base delle commemorazioni dei defunti ci sono anche ragioni spirituali al limite dello psicologico.
Pregare per i morti vuol dire infatti credere che esista una vita oltre a questa, che incontreremo il Signore, che esiste un legame diretto tra la terra e il cielo.
Ma è anche un modo per sentire più vicine le persone che abbiamo amato, per ringraziarle di esserci state, per imparare dal ricordo della loro esistenza, quello che il Signore vuole insegnarci.
Si prega per i morti per celebrare la vita, perché li si crede vivi nel Signore, per accompagnarli nel cammino di avvicinamento a Lui.
Con la preghiera, infatti, si aiutano le anime alle prese con un itinerario di purificazione.
Parliamo del Purgatorio che il Compendio del Catechismo al numero 210 definisce «lo stato di quanti muoiono nell’amicizia di Dio, ma, benché sicuri della loro salvezza eterna, hanno ancora bisogno di purificazione, per entrare nella beatitudine celeste».
E il numero successivo aggiunge: «In virtù della comunione dei santi, i fedeli ancora pellegrini sulla terra possono aiutare le anime del purgatorio offrendo per loro preghiere di suffragio, in particolare il Sacrificio eucaristico, ma anche elemosine, indulgenze e opere di penitenza».
Tuttavia, al di là di queste motivazioni teologiche alla base delle commemorazioni dei defunti ci sono anche ragioni spirituali al limite dello psicologico.
Pregare per i morti vuol dire infatti credere che esista una vita oltre a questa, che incontreremo il Signore, che esiste un legame diretto tra la terra e il cielo.
Ma è anche un modo per sentire più vicine le persone che abbiamo amato, per ringraziarle di esserci state, per imparare dal ricordo della loro esistenza, quello che il Signore vuole insegnarci.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 02 Novembre 2020 08:17)