La Consapevolezza di Essere Tutti Fratelli Dinnanzi alla PandemiaChe cosa insegna l’enciclica di Papa Francesco Fratelli tutti in merito alla solidarietà e al rapporto con i più deboli all’interno della società, in particolare in questo tempo di pandemia? Il Pontefice sottolinea al paragrafo 7 che, mentre scriveva l’enciclica, ha fatto irruzione in maniera inattesa la pandemia del Covid-19, che ha messo in luce le nostre false sicurezze. Se qualcuno pensa che si trattasse solo di far funzionare meglio quello che già facevamo, o che l’unico messaggio sia che dobbiamo migliorare i sistemi e le regole già esistenti, sta negando la realtà. Papa Francesco invita ad aprire il nostro cuore e la nostra razionalità alla nuova realtà che stiamo vivendo, inaspettata e per certi versi rigettata da un approccio quotidiano fatto da mille sicurezze che, mai avremmo pensato, potessero essere messe in crisi da una malattia.

 

Lo sguardo di Papa Francesco è rivolto al futuro, senza dimenticare tuttavia le lezioni della storia. Passata questa crisi sanitaria, la peggiore reazione sarebbe quella di cadere ancora di più in un febbrile consumismo e in nuove forme di auto-protezione egoistica. Voglia il Cielo che alla fine non ci siano più “gli altri”, ma solo un “noi”.

 

Partendo da piccoli passi, cosa significa solo un “noi” per la nostra Comunità Pastorale? Senza dubbio è vivere la dimensione comunitaria delle nostre tre parrocchie nel rispetto della loro storia e delle loro peculiarità.

Come? Alcuni suggerimenti potrebbero essere:

 

ð leggere i bisogni delle nostre Comunità in modo unitario

ð seguire con maggiore attenzione le iniziative della nostra Caritas, di Due Spiccioli, di altri Gruppi e Associazioni di volontariato civili e religiosi che stanno dimostrando come sia davvero possibile condividere una straordinaria avventura caritativa, che, fuori dalla pandemia, poteva sembrare un sogno irraggiungibile e invece è realtà.

ð testimoniare un cuore aperto all’accoglienza e all’amicizia sociale, rendersi disponibili all’ascolto degli altri, offrendo loro un po’ del nostro tempo, dando ai nostri presbiteri la nostra disponibilità ad un aiuto dove serve.

 

Certamente tutto ciò richiede un cambio di mentalità che passa da un modo diverso di vedere gli altri. La pandemia ha messo in luce quanto bisogno abbiamo di tutti i volti, di tutte le mani e di tutte le voci della nostra Comunità.

 

Commissione di Pastorale sociale 

Ultimo aggiornamento (Lunedì 30 Novembre 2020 09:30)