La Parola Nel Cuore
Di chi mi fido?
Se la domenica scorsa abbiamo lasciato la brocca della samaritana sul pozzo, questa domenica siamo invitati ad accogliere la PAROLA nel cuore.
La parola di Gesù, che è parola di verità e che dona libertà ha il suo posto privilegiato nel cuore dei discepoli: essa “dimora” nel cuore dei credenti.
Riporto alcune espressioni del Card. Carlo Maria Martini nella sua seconda lettera pastorale del 1981-82 In principio la Parola, che sono di estrema attualità.
“Occorre che il primato della Parola sia vissuto.
Ora esso non lo è.
La nostra vita è lontana dal potersi dire nutrita e regolata dalla Parola.
Ci regoliamo, anche nel bene, sulla base di alcune buone abitudini, di alcuni principi di buon senso, ci riferiamo a un contesto tradizionale di credenze religiose e di norme morali ricevute.
Nei momenti migliori, sentiamo un po’ di più che Dio è qualcosa per noi, che Gesù rappresenta un ideale e un aiuto.
Al di là però di questo sperimentiamo di solito ben poco come la parola di Dio possa divenire il nostro vero sostegno e conforto, possa illuminarci sul “vero Dio” la cui manifestazione ci riempirebbe il cuore di gioia.
Facciamo solo di rado l’esperienza di come il Gesù dei Vangeli, conosciuto attraverso l’ascolto e la meditazione delle pagine bibliche, può diventare davvero “buona notizia” per noi, adesso, per me in questo momento particolare della mia storia, può farmi vedere in prospettiva nuova ed esaltante il mio posto e il mio compito in questa società.
La messa domenicale passa spesso sulle nostre teste senza riempirci il cuore e cambiare la vita.
Ci sembra che la parola di Dio e la cronaca quotidiana costituiscano come due mondi paralleli.
La nostra vita potrebbe riempirsi di luce al contatto prolungato e attento alla parola e noi invece la trascorriamo in una penombra pigra e rassegnata.
Perché non scuoterci, darsi da fare affinché i tesori che abbiamo tra le mani siano resi produttivi?”
Se la domenica scorsa abbiamo lasciato la brocca della samaritana sul pozzo, questa domenica siamo invitati ad accogliere la PAROLA nel cuore.
La parola di Gesù, che è parola di verità e che dona libertà ha il suo posto privilegiato nel cuore dei discepoli: essa “dimora” nel cuore dei credenti.
Riporto alcune espressioni del Card. Carlo Maria Martini nella sua seconda lettera pastorale del 1981-82 In principio la Parola, che sono di estrema attualità.
“Occorre che il primato della Parola sia vissuto.
Ora esso non lo è.
La nostra vita è lontana dal potersi dire nutrita e regolata dalla Parola.
Ci regoliamo, anche nel bene, sulla base di alcune buone abitudini, di alcuni principi di buon senso, ci riferiamo a un contesto tradizionale di credenze religiose e di norme morali ricevute.
Nei momenti migliori, sentiamo un po’ di più che Dio è qualcosa per noi, che Gesù rappresenta un ideale e un aiuto.
Al di là però di questo sperimentiamo di solito ben poco come la parola di Dio possa divenire il nostro vero sostegno e conforto, possa illuminarci sul “vero Dio” la cui manifestazione ci riempirebbe il cuore di gioia.
Facciamo solo di rado l’esperienza di come il Gesù dei Vangeli, conosciuto attraverso l’ascolto e la meditazione delle pagine bibliche, può diventare davvero “buona notizia” per noi, adesso, per me in questo momento particolare della mia storia, può farmi vedere in prospettiva nuova ed esaltante il mio posto e il mio compito in questa società.
La messa domenicale passa spesso sulle nostre teste senza riempirci il cuore e cambiare la vita.
Ci sembra che la parola di Dio e la cronaca quotidiana costituiscano come due mondi paralleli.
La nostra vita potrebbe riempirsi di luce al contatto prolungato e attento alla parola e noi invece la trascorriamo in una penombra pigra e rassegnata.
Perché non scuoterci, darsi da fare affinché i tesori che abbiamo tra le mani siano resi produttivi?”
Ultimo aggiornamento (Lunedì 25 Marzo 2019 06:53)