Così si chiama tradizionalmente questa settimana che precede la Pasqua: è la settimana più importante dell’anno liturgico, perché vi si celebra il MISTERO PASQUALE DI CRISTO.
E’ una settimana nella quale ricordiamo un DONO:
• Gesù che si consegna a noi come Pane di Vita nell’ultima cena (Giovedì santo)
• Gesù che dona la sua vita per noi, morendo sulla croce per noi (Venerdì santo)
• Gesù che, come ogni essere umano, conosce l’umiliazione del sepolcro (Sabato santo)
• Gesù che, vincendo la morte con la sua risurrezione, ci dona la certezza della vita eterna (Domenica di Pasqua)
Ma tutto questo interessa ancora a noi uomini e donne di oggi?
Apparentemente sembra di no, perché ci siamo abituati all’autosufficienza, ci siamo appiattiti su ciò che è materiale e immediatamente utile, per cui se sto bene in salute, se economicamente me la cavo, che bisogno ho di un “salvatore”?
Ma, nel momento in cui, traballa la mia sicurezza, dove mi appoggio?
Alla fortuna?
Allo sconforto?
All’annegamento nell’alcol?...
Quante possibilità abbiamo noi per cercare sicurezze!
Ma il fallimento è grande e inevitabile.
Se invece mi impegno a far vivere in me il mistero pasquale di Cristo, che muore e che risorge, cercando di far morire in me ogni forma di negatività e aprendomi alla positività, animato dalla forza dello Spirito di Gesù, senz’altro non avrò la fortuna, che mi fa ricco in un attimo, ma avrò nel cuore quella pace che, pur in mezzo alle difficoltà, mi fa capire e cogliere la bellezza della vita e il gusto di donarla per un bene più grande, come ha fatto Gesù!