La Stella e Le Stelle
I Magi hanno visto veramente la stella?
E’ una domanda che tanti studiosi si sono posti e si sono trovate tante risposte: tutte plausibili, ma nessuna certa al cento per cento!
Tantissimi fedeli da sempre hanno accettato la stella come un ele-mento essenziale, senza magari porsi la domanda sulla sua identità.
Ogni presepe che si rispetti ha la sua stella!
Perché l’evangelista Matteo nel racconto dei magi insiste tanto sulla stella? Probabilmente avrà avuto i suoi motivi legati ad alcuni riferi-menti dell’Antico Testamento, ben noti ai suoi lettori.
Ma per noi che senso ha quella stella?
Il Papa Benedetto XVI nel suo ultimo libro sull’Infanzia di Gesù si esprime così.
“I magi che, guidati dalla stella, erano alla ricerca del re dei Giudei, rappresentano il movimento dei popoli verso Cristo. Ciò significa che il cosmo, la creazione, parla di Cristo e che, però, per l’uomo nelle sue condizioni reali, il suo linguaggio non è pienamente decifrabile.
Il linguaggio della creazione offre molteplici indicazioni.
Suscita nell’uomo l’intuizione del Creatore.
Suscita, inoltre, l’attesa, anzi, la speranza che questo Dio un giorno si manifesterà.
E suscita al tempo stesso la consapevolezza che l’uomo può e deve andargli incontro.
Ma la conoscenza che scaturisce dalla creazione e si con-cretizza nelle religioni può anche perdere il giusto orientamento, così da non spingere più l’uomo a muoversi per andare al di là di se stesso, ma indurlo a fissarsi in sistemi con cui crede di poter affrontare le potenze nascoste del mondo”.
Il guaio sta proprio qui confondere la stella con le stelle.
In questo anno della fede sarà bene puntare lo sguardo su Cristo che è la luce, la stella che guida alla Verità, senza lasciarsi abbagliare dalle false luci.
La stella per noi oggi è la Parola di Dio, che come dice bene il salmo 118 “è luce sul mio cammino”.
E’ una domanda che tanti studiosi si sono posti e si sono trovate tante risposte: tutte plausibili, ma nessuna certa al cento per cento!
Tantissimi fedeli da sempre hanno accettato la stella come un ele-mento essenziale, senza magari porsi la domanda sulla sua identità.
Ogni presepe che si rispetti ha la sua stella!
Perché l’evangelista Matteo nel racconto dei magi insiste tanto sulla stella? Probabilmente avrà avuto i suoi motivi legati ad alcuni riferi-menti dell’Antico Testamento, ben noti ai suoi lettori.
Ma per noi che senso ha quella stella?
Il Papa Benedetto XVI nel suo ultimo libro sull’Infanzia di Gesù si esprime così.
“I magi che, guidati dalla stella, erano alla ricerca del re dei Giudei, rappresentano il movimento dei popoli verso Cristo. Ciò significa che il cosmo, la creazione, parla di Cristo e che, però, per l’uomo nelle sue condizioni reali, il suo linguaggio non è pienamente decifrabile.
Il linguaggio della creazione offre molteplici indicazioni.
Suscita nell’uomo l’intuizione del Creatore.
Suscita, inoltre, l’attesa, anzi, la speranza che questo Dio un giorno si manifesterà.
E suscita al tempo stesso la consapevolezza che l’uomo può e deve andargli incontro.
Ma la conoscenza che scaturisce dalla creazione e si con-cretizza nelle religioni può anche perdere il giusto orientamento, così da non spingere più l’uomo a muoversi per andare al di là di se stesso, ma indurlo a fissarsi in sistemi con cui crede di poter affrontare le potenze nascoste del mondo”.
Il guaio sta proprio qui confondere la stella con le stelle.
In questo anno della fede sarà bene puntare lo sguardo su Cristo che è la luce, la stella che guida alla Verità, senza lasciarsi abbagliare dalle false luci.
La stella per noi oggi è la Parola di Dio, che come dice bene il salmo 118 “è luce sul mio cammino”.
Ultimo aggiornamento (Martedì 03 Novembre 2020 22:52)