Credo la Vita Eterna
Così diciamo ogni domenica nella professione di fede durante la S. Messa e il mese di novembre, nel quale ricordiamo con più affetto i no-stri cari defunti, ci offre l’opportunità di prendere in esame questa espressione di fede.
Viviamo in un mondo, in una società dove ciò che conta sembra essere il presente, l’immediato, per cui tutto ciò che è futuro spesso viene accantonato o viene visto solamente come una “preoccupazione”, dovuta al fatto che i tempi presenti non sono positivi.
Si sente spesso anche tra cristiani mettere in dubbio l’inferno, il paradiso… come se fossero realtà d’altri tempi, frutto della fantasia di qualche vecchio saggio. In realtà possiamo sì dire che di là non c’è nulla, ma è come nascondere la polvere sotto il tappeto, perché la domanda rimane, il tarlo continuamente ci batte in testa. E’ pur vero che nessun essere umano è tornato dall’aldilà per dirci come stanno le cose, ma questo non ci esime dal porci la domanda: “Dopo la vita terrena cosa c’è? La morte è proprio la distruzione di tutto?”
Per fortuna c’è la fede!
Cosa intendiamo dicendo credo la vita eterna? Non è certamente pensare che la vita sia senza fine cioè sia prolungata all’infinito, sarebbe una noia!
Credere la vita eterna è credere in una presenza piena di Dio in noi e di noi in Dio. La “vita eterna” è il dono di una partecipazione, secondo la nostra capacità, a quella eternità che è proprietà e prerogativa di Dio stesso. La “vita eterna” consiste nella partecipazione alla vita stessa di Dio, una partecipazione in forza della quale all’uomo è dato di sperimentare un contatto con Dio quale sorgente inesauribile di vita in pienezza.
Se è così capiamo tutti che non bisogna morire per avere la vita eterna, basta vivere ogni giorno un rapporto profondo e vero con Gesù, morto e risorto, nell’ascolto della sua Parola, nel cibarci del suo Corpo, nell’amore per i fratelli. Il Paradiso allora non è altro che il gustare la gioia di essere con Dio e l’inferno l’assaporare l’amarezza del non essere con Dio.
Inferno e paradiso non sono due realtà così lontane, ma le possiamo sperimentare giorno dopo giorno nel vivere quotidiano. Già quaggiù possiamo vivere l’eternità!
Viviamo in un mondo, in una società dove ciò che conta sembra essere il presente, l’immediato, per cui tutto ciò che è futuro spesso viene accantonato o viene visto solamente come una “preoccupazione”, dovuta al fatto che i tempi presenti non sono positivi.
Si sente spesso anche tra cristiani mettere in dubbio l’inferno, il paradiso… come se fossero realtà d’altri tempi, frutto della fantasia di qualche vecchio saggio. In realtà possiamo sì dire che di là non c’è nulla, ma è come nascondere la polvere sotto il tappeto, perché la domanda rimane, il tarlo continuamente ci batte in testa. E’ pur vero che nessun essere umano è tornato dall’aldilà per dirci come stanno le cose, ma questo non ci esime dal porci la domanda: “Dopo la vita terrena cosa c’è? La morte è proprio la distruzione di tutto?”
Per fortuna c’è la fede!
Cosa intendiamo dicendo credo la vita eterna? Non è certamente pensare che la vita sia senza fine cioè sia prolungata all’infinito, sarebbe una noia!
Credere la vita eterna è credere in una presenza piena di Dio in noi e di noi in Dio. La “vita eterna” è il dono di una partecipazione, secondo la nostra capacità, a quella eternità che è proprietà e prerogativa di Dio stesso. La “vita eterna” consiste nella partecipazione alla vita stessa di Dio, una partecipazione in forza della quale all’uomo è dato di sperimentare un contatto con Dio quale sorgente inesauribile di vita in pienezza.
Se è così capiamo tutti che non bisogna morire per avere la vita eterna, basta vivere ogni giorno un rapporto profondo e vero con Gesù, morto e risorto, nell’ascolto della sua Parola, nel cibarci del suo Corpo, nell’amore per i fratelli. Il Paradiso allora non è altro che il gustare la gioia di essere con Dio e l’inferno l’assaporare l’amarezza del non essere con Dio.
Inferno e paradiso non sono due realtà così lontane, ma le possiamo sperimentare giorno dopo giorno nel vivere quotidiano. Già quaggiù possiamo vivere l’eternità!
Ultimo aggiornamento (Sabato 03 Novembre 2012 14:00)