Credo, Aiuta la Mia Incredulità
E’ la preghiera che nasce dal cuore disperato di un papà che è lì di fronte a Gesù con il suo figlio, impossessato dal diavolo, che lo sbatte a terra, lo sconvolge… Ha fiducia in Gesù e, nello stesso tempo, chiede a Gesù che lo rafforzi nella fede.
Parte da questo episodio evangelico (Marco 9,14-27) il nostro Cardinale Arcivescovo Angelo Scola per tracciare le linee del nuovo anno pastorale 2012-2013, che è, come ce lo ha indicato Benedetto XVI, l’anno delle fede.
Ecco alcune espressioni del Papa e del nostro Cardinale Arcivescovo che ci introducono in questo anno:
“Anche l’uomo d’oggi può sentire di nuovo il bisogno di recarsi come la samaritana al pozzo per ascoltare Gesù, che invita a credere in lui e ad attingere alla sua sorgente, zampillante di acqua viva (Gv 4,14). Dobbiamo ritrovare il gusto di nutrirci della Parola di Dio, trasmessa dalla Chiesa in modo fedele, e del Pane della vita, offerti a sostegno di quanti sono suoi discepoli (Gv 6,51).”
(Benedetto XVI)
“Nell’anno della fede le nostre comunità dovranno concentrarsi sull’essenziale: il rapporto con Gesù che consente l’accesso alla Comunione trinitaria e rende partecipi della Vita divina. Come ogni profonda relazione amorosa, il dono della fede chiede i linguaggi della
gratitudine piuttosto che quelli del puro dovere, decisione di dedicare tempo alla conoscenza e alla contemplazione più che proliferazione di iniziative, silenzio più che moltiplicazione di parola, l’irresistibile comunicazione di un’esperienza di pienezza che contagia la società più che l’affannosa ricerca del consenso. In una parola: testimonianza più che militanza”
(Card. Angelo Scola)
Parte da questo episodio evangelico (Marco 9,14-27) il nostro Cardinale Arcivescovo Angelo Scola per tracciare le linee del nuovo anno pastorale 2012-2013, che è, come ce lo ha indicato Benedetto XVI, l’anno delle fede.
Ecco alcune espressioni del Papa e del nostro Cardinale Arcivescovo che ci introducono in questo anno:
“Anche l’uomo d’oggi può sentire di nuovo il bisogno di recarsi come la samaritana al pozzo per ascoltare Gesù, che invita a credere in lui e ad attingere alla sua sorgente, zampillante di acqua viva (Gv 4,14). Dobbiamo ritrovare il gusto di nutrirci della Parola di Dio, trasmessa dalla Chiesa in modo fedele, e del Pane della vita, offerti a sostegno di quanti sono suoi discepoli (Gv 6,51).”
(Benedetto XVI)
“Nell’anno della fede le nostre comunità dovranno concentrarsi sull’essenziale: il rapporto con Gesù che consente l’accesso alla Comunione trinitaria e rende partecipi della Vita divina. Come ogni profonda relazione amorosa, il dono della fede chiede i linguaggi della
gratitudine piuttosto che quelli del puro dovere, decisione di dedicare tempo alla conoscenza e alla contemplazione più che proliferazione di iniziative, silenzio più che moltiplicazione di parola, l’irresistibile comunicazione di un’esperienza di pienezza che contagia la società più che l’affannosa ricerca del consenso. In una parola: testimonianza più che militanza”
(Card. Angelo Scola)
Ultimo aggiornamento (Venerdì 14 Settembre 2012 09:19)