E' Festa!!!
La quinta di Quaresima è la domenica nella quale si legge il Vangelo della resurrezione di Lazzaro e, ormai da tre anni, la nostra Comunità Pastorale si dà appuntamento in questo giorno per celebrare la propria festa.
Alla festa non si va come spettatori a una rappresentazione, ma come coloro che sono invitati a partecipare a una gioia, a un evento felice.
Ma qual è la cosa bella a cui oggi partecipiamo?
Dove sta il senso di questa nostra festa?
E’ innanzitutto l’occasione di incontro attraverso le varie proposte della giornata, dalla rotazione delle corali alla biciclettata dei ragaz-zi, ecc. …
Anche il primo atto del racconto del miracolo di Betania vede Gesù che, prima ancora di arrivare alla casa dei suoi amici trova Marta che gli è andata incontro.
L’andare incontro è impossibilità di stare fermi ad aspettare, è urgenza di contatto per sapere o comunicare qualche cosa a cui teniamo.
L’incontro di oggi allude all’incontro, alla collaborazione continua, quotidiana alla quale la realtà della Comunità Pastorale ci chiama.
Dall’incontro nascono la condivisione e lo scambio: condivisione di sacerdoti, risorse, spazi e scambio di vissuti ed esperienze.
Tutto ciò non può che arricchirci e regalarci energia rinnovata se ci sentiamo parte di un respiro più ampio dell’orizzonte di paese al quale eravamo abituati.
I giovani, più veloci ad abituarsi al cambiamento, hanno già saputo trarre giovamento da questa diversa realtà costruendo modi nuovi ed intensi di essere chiesa sul nostro territorio e dando vita ad opportunità di approfondimento personale e comunitario.
Facciamo in modo che lo spirito di apertura che oggi celebriamo con la festa sia presente in tutti i nostri ambienti con la consapevolezza che darsi obiettivi comuni, svincolarci dall’attrazione dell’individualismo, lavorare a progetti pensati insieme ci consentirà un cammino di vera crescita a vantaggio di una realizzazione migliore degli obiettivi che ci poniamo.
Alla festa non si va come spettatori a una rappresentazione, ma come coloro che sono invitati a partecipare a una gioia, a un evento felice.
Ma qual è la cosa bella a cui oggi partecipiamo?
Dove sta il senso di questa nostra festa?
E’ innanzitutto l’occasione di incontro attraverso le varie proposte della giornata, dalla rotazione delle corali alla biciclettata dei ragaz-zi, ecc. …
Anche il primo atto del racconto del miracolo di Betania vede Gesù che, prima ancora di arrivare alla casa dei suoi amici trova Marta che gli è andata incontro.
L’andare incontro è impossibilità di stare fermi ad aspettare, è urgenza di contatto per sapere o comunicare qualche cosa a cui teniamo.
L’incontro di oggi allude all’incontro, alla collaborazione continua, quotidiana alla quale la realtà della Comunità Pastorale ci chiama.
Dall’incontro nascono la condivisione e lo scambio: condivisione di sacerdoti, risorse, spazi e scambio di vissuti ed esperienze.
Tutto ciò non può che arricchirci e regalarci energia rinnovata se ci sentiamo parte di un respiro più ampio dell’orizzonte di paese al quale eravamo abituati.
I giovani, più veloci ad abituarsi al cambiamento, hanno già saputo trarre giovamento da questa diversa realtà costruendo modi nuovi ed intensi di essere chiesa sul nostro territorio e dando vita ad opportunità di approfondimento personale e comunitario.
Facciamo in modo che lo spirito di apertura che oggi celebriamo con la festa sia presente in tutti i nostri ambienti con la consapevolezza che darsi obiettivi comuni, svincolarci dall’attrazione dell’individualismo, lavorare a progetti pensati insieme ci consentirà un cammino di vera crescita a vantaggio di una realizzazione migliore degli obiettivi che ci poniamo.
Ultimo aggiornamento (Venerdì 23 Marzo 2012 10:16)