L'Acqua e i Due Spiccioli
In questa seconda domenica di Quaresima sono due le donne protagoniste per la nostra Comunità: la donna di Samaria e la vedova di Gerusalemme.
L’una è legata all’episodio del Vangelo in cui si parla di questa donna che viene ad attingere ACQUA al pozzo di Sichem e incontra Gesù; l’altra invece si riferisce all’iniziativa DUE SPICCIOLI che prende avvio oggi nelle nostre Parrocchie di Agrate, Caponago e Omate e si fa riferimento alla vedova povera che versa due spiccioli, tutto quello che aveva per vivere, nelle casse del Tempio e riceve la lode da Gesù.
Cosa hanno in comune queste donne?
Sono vedove: l’una perché non ha marito (pur avendo convissuto con cinque uomini) e l’altra è veramente vedova perche il marito è morto.
Questo “vuoto” non frena la vedova dal donare tutto quello che ha, anche se è poco, e spinge la donna di Samaria a chiedere a Gesù la verità sul modo di rendere culto a Dio.
Spesso quando a noi manca qualcosa andiamo in fibrillazione perché se non siamo “pieni” non siamo contenti. La quaresima è invece il tempo in cui cercare di fare vuoto in noi per dare maggio spazio a Dio e alla sua Parola.
E’ questo il senso del di-giuno, della rinuncia.
Sono povere nel senso che l’una lascia la sua brocca sul pozzo, perché ormai non le serve più l’acqua: ha trovato la soluzione al perché della sua vita e l’altra lascia i due spiccioli, sicura che Dio provvederà a lei e ai suoi figli.
Io che cosa sono disposto a perdere, a lasciare per sentirmi più libero?
La Quaresima, e in particolare questa iniziativa dei due spiccioli, ci può aiutare a ritrovare il gusto delle vita intesa non solo come avere e possedere, ma come risposta ad un dono ricevuto che richiede di essere a sua volta donato, come ci ha insegnato Gesù.
L’una è legata all’episodio del Vangelo in cui si parla di questa donna che viene ad attingere ACQUA al pozzo di Sichem e incontra Gesù; l’altra invece si riferisce all’iniziativa DUE SPICCIOLI che prende avvio oggi nelle nostre Parrocchie di Agrate, Caponago e Omate e si fa riferimento alla vedova povera che versa due spiccioli, tutto quello che aveva per vivere, nelle casse del Tempio e riceve la lode da Gesù.
Cosa hanno in comune queste donne?
Sono vedove: l’una perché non ha marito (pur avendo convissuto con cinque uomini) e l’altra è veramente vedova perche il marito è morto.
Questo “vuoto” non frena la vedova dal donare tutto quello che ha, anche se è poco, e spinge la donna di Samaria a chiedere a Gesù la verità sul modo di rendere culto a Dio.
Spesso quando a noi manca qualcosa andiamo in fibrillazione perché se non siamo “pieni” non siamo contenti. La quaresima è invece il tempo in cui cercare di fare vuoto in noi per dare maggio spazio a Dio e alla sua Parola.
E’ questo il senso del di-giuno, della rinuncia.
Sono povere nel senso che l’una lascia la sua brocca sul pozzo, perché ormai non le serve più l’acqua: ha trovato la soluzione al perché della sua vita e l’altra lascia i due spiccioli, sicura che Dio provvederà a lei e ai suoi figli.
Io che cosa sono disposto a perdere, a lasciare per sentirmi più libero?
La Quaresima, e in particolare questa iniziativa dei due spiccioli, ci può aiutare a ritrovare il gusto delle vita intesa non solo come avere e possedere, ma come risposta ad un dono ricevuto che richiede di essere a sua volta donato, come ci ha insegnato Gesù.
Ultimo aggiornamento (Venerdì 02 Marzo 2012 06:52)