Solidarietà è Ragionar da Cristiani
L’alluvione, la crisi economica, il terremoto, la neve…sembra quasi la fine del mondo; sembra che stiamo pian piano precipitando in un baratro.
Non passa giorno poi che non spunti fuori una “polemica” perché ciascuno si sente in dovere di scrollarsi da dosso le responsabilità per buttarle sulle spalle degli altri, ma così non si risolve nulla, anzi è come se il circo bruciasse e i pagliacci continuassero a far ridere!
Il cristiano come si pone qua dentro?
Mi permetto di indicare tre parole che non sono la soluzione magica, ma direttive certe per una presenza nel mondo e nella società che sia luce e sale, come ci ha insegnato Gesù.
* Abbiamo a che fare con PERSONE. Chiunque è colpito da una calamità non è un oggetto, un numero, un peso da trasportare, ma è una persona che ha una dignità, una sua personalità, una sua storia… morisse anche una sola persona e sempre “troppo”. E’ commovente vedere come anche per una persona si impieghino mezzi e forze per salvarla: è un essere umano! Il cristiano, in nome di Gesù che si è fatto uomo, ha un rispetto sommo per ogni uomo, chiunque esso sia!
* Ciò che sta a cuore è il BENE COMUNE. E’ chiaro che nei momenti di difficoltà tutti cerchino di tirare i remi in barca, di salvare se stessi, di buttare fuori della barca chi è di troppo. Il bene comune invece è il punto più alto a cui arrivare, perché si va bene quando tutti stanno bene. Il cristiano, che sa mettere gli altri prima di sé, può essere un segno concreto che il bene comune è realizzabile!
* E’ qui che spunta la terza parola: SOLIDARIETA’. Questo già lo avevano capito i primi cristiani che mettevano in comune quello che avevano, perché nella comunità non ci fossero i troppo sazi e i morti di fame. Ancora oggi siamo chiamati a vivere questo atteggiamento che ci porta ad aprire gli occhi e il portafoglio e mostrare concreta attenzione a chi è nel bisogno.
Il fondo di solidarietà DUE SPICCIOLI, che oggi viene presentato alla comunità, sia il modo visibile per dire che a noi sta a cuore il bene comune e la felicità di ogni essere umano!
Non passa giorno poi che non spunti fuori una “polemica” perché ciascuno si sente in dovere di scrollarsi da dosso le responsabilità per buttarle sulle spalle degli altri, ma così non si risolve nulla, anzi è come se il circo bruciasse e i pagliacci continuassero a far ridere!
Il cristiano come si pone qua dentro?
Mi permetto di indicare tre parole che non sono la soluzione magica, ma direttive certe per una presenza nel mondo e nella società che sia luce e sale, come ci ha insegnato Gesù.
* Abbiamo a che fare con PERSONE. Chiunque è colpito da una calamità non è un oggetto, un numero, un peso da trasportare, ma è una persona che ha una dignità, una sua personalità, una sua storia… morisse anche una sola persona e sempre “troppo”. E’ commovente vedere come anche per una persona si impieghino mezzi e forze per salvarla: è un essere umano! Il cristiano, in nome di Gesù che si è fatto uomo, ha un rispetto sommo per ogni uomo, chiunque esso sia!
* Ciò che sta a cuore è il BENE COMUNE. E’ chiaro che nei momenti di difficoltà tutti cerchino di tirare i remi in barca, di salvare se stessi, di buttare fuori della barca chi è di troppo. Il bene comune invece è il punto più alto a cui arrivare, perché si va bene quando tutti stanno bene. Il cristiano, che sa mettere gli altri prima di sé, può essere un segno concreto che il bene comune è realizzabile!
* E’ qui che spunta la terza parola: SOLIDARIETA’. Questo già lo avevano capito i primi cristiani che mettevano in comune quello che avevano, perché nella comunità non ci fossero i troppo sazi e i morti di fame. Ancora oggi siamo chiamati a vivere questo atteggiamento che ci porta ad aprire gli occhi e il portafoglio e mostrare concreta attenzione a chi è nel bisogno.
Il fondo di solidarietà DUE SPICCIOLI, che oggi viene presentato alla comunità, sia il modo visibile per dire che a noi sta a cuore il bene comune e la felicità di ogni essere umano!
Ultimo aggiornamento (Lunedì 13 Febbraio 2012 08:55)