Il Profumo del Nardo
Mi immagino la scena nella casa di Betania in festa per Lazzaro che è tornato in vita: Gesù e i suoi attorno alla tavola preparata con cura da Marta e ad un certo punto il rumore di un vaso spezzato e Maria che si piega davanti a Gesù e gli unge i piedi e il profumo del nardo si diffonde nella stanza… è un momento di gioia!
Nella nostra Comunità, idealmente chiamata Casa di Betania, oggi siamo in festa e la voglia di fraternità sembra veramente pervaderci come il profumo del nardo.
È il profumo dell’accoglienza, della gratitudine, della gioia interiore. Le nostre chiese, le nostre piazze, le nostre case di che cosa profumano? L’aria pesante della crisi nel mondo del lavoro, l’instabilità familiare dovuta al nervosismo e alla umiliazione di non poter sopperire alle necessità della propria famiglia, l’aria maleodorante del vizio che abbruttisce e della violenza sempre più gratuita ci dà l’impressione di vivere in una situazione veramente insopportabile, da cui vorremmo presto uscire.
Questo profumo di nardo prezioso potrebbe vincere la maleodorante atmosfera sociale e comunitaria.
Coloro che hanno partecipato venerdì 8 aprile alla preghiera davanti all’icona dell’unzione di Betania, hanno potuto portare a casa un’anforetta con l’unguento del nardo.
È stato un segnale per dire: entriamo nelle nostre case, sulle strade, nelle piazze per portare a tutti la novità del Vangelo che è come un profumo che pervade ogni cosa.
È il profumo dell’ACCOGLIENZA: Marta, Maria e Lazzaro aprono la casa e il cuore per accogliere Gesù e i suoi amici e, per dimostrare la loro contentezza, versano il profumo.
Questa è la porta per far entrare il Vangelo ancora oggi nel cuore di tanta gente: una comunità accogliente sia la nostra Comunità di Betania.
Mi auguro che il Centro di Ascolto (operante in Agrate) e tutti coloro che animano la carità e la solidarietà nei diversi campi, siano veramente per tutti coloro che hanno bisogno il luogo della più cordiale accoglienza.
E’ il profumo della RICONOSCENZA: Marta e Maria hanno ricevuto un dono graditissimo: il ritorno in vita del fratello Lazzaro.
Imparare a dire grazie è oggi più che mai necessario in un mondo in cui tutto sembra dovuto e scontato.
Mi auguro che i vari Gruppi Liturgici nelle singole parrocchie continuino ad essere un valido aiuto a tutta la Comunità per guidare i fratelli a dire grazie ogni domenica nella Eucaristia.
È il profumo della GENEROSITA’: Maria non ha badato a spese per Gesù.
È stato soltanto Giuda che ha dimostrato un certo risentimento: “Si poteva dare l’equivalente ai poveri”.
Gesù però apprezza tale generosità invitando a fare altrettanto con i poveri. Mi auguro che la quaresima abbia stimolato tutti i fedeli ad essere attenti ai vari progetti presentati di settimana in settimana in favore dei poveri del terzo mondo.
“Spandete il profumo di Cristo” dice Paolo ai cristiani di Corinto ed io lo ripeto con gioia a tutti i fedeli dalla Casa di Betania.
don Mauro
Nella nostra Comunità, idealmente chiamata Casa di Betania, oggi siamo in festa e la voglia di fraternità sembra veramente pervaderci come il profumo del nardo.
È il profumo dell’accoglienza, della gratitudine, della gioia interiore. Le nostre chiese, le nostre piazze, le nostre case di che cosa profumano? L’aria pesante della crisi nel mondo del lavoro, l’instabilità familiare dovuta al nervosismo e alla umiliazione di non poter sopperire alle necessità della propria famiglia, l’aria maleodorante del vizio che abbruttisce e della violenza sempre più gratuita ci dà l’impressione di vivere in una situazione veramente insopportabile, da cui vorremmo presto uscire.
Questo profumo di nardo prezioso potrebbe vincere la maleodorante atmosfera sociale e comunitaria.
Coloro che hanno partecipato venerdì 8 aprile alla preghiera davanti all’icona dell’unzione di Betania, hanno potuto portare a casa un’anforetta con l’unguento del nardo.
È stato un segnale per dire: entriamo nelle nostre case, sulle strade, nelle piazze per portare a tutti la novità del Vangelo che è come un profumo che pervade ogni cosa.
È il profumo dell’ACCOGLIENZA: Marta, Maria e Lazzaro aprono la casa e il cuore per accogliere Gesù e i suoi amici e, per dimostrare la loro contentezza, versano il profumo.
Questa è la porta per far entrare il Vangelo ancora oggi nel cuore di tanta gente: una comunità accogliente sia la nostra Comunità di Betania.
Mi auguro che il Centro di Ascolto (operante in Agrate) e tutti coloro che animano la carità e la solidarietà nei diversi campi, siano veramente per tutti coloro che hanno bisogno il luogo della più cordiale accoglienza.
E’ il profumo della RICONOSCENZA: Marta e Maria hanno ricevuto un dono graditissimo: il ritorno in vita del fratello Lazzaro.
Imparare a dire grazie è oggi più che mai necessario in un mondo in cui tutto sembra dovuto e scontato.
Mi auguro che i vari Gruppi Liturgici nelle singole parrocchie continuino ad essere un valido aiuto a tutta la Comunità per guidare i fratelli a dire grazie ogni domenica nella Eucaristia.
È il profumo della GENEROSITA’: Maria non ha badato a spese per Gesù.
È stato soltanto Giuda che ha dimostrato un certo risentimento: “Si poteva dare l’equivalente ai poveri”.
Gesù però apprezza tale generosità invitando a fare altrettanto con i poveri. Mi auguro che la quaresima abbia stimolato tutti i fedeli ad essere attenti ai vari progetti presentati di settimana in settimana in favore dei poveri del terzo mondo.
“Spandete il profumo di Cristo” dice Paolo ai cristiani di Corinto ed io lo ripeto con gioia a tutti i fedeli dalla Casa di Betania.
don Mauro
Ultimo aggiornamento (Lunedì 18 Aprile 2011 07:06)