Sulla strada per MongPing
MongPing è uno sperduto villaggio tra i monti birmani non lontano dai confini con la Thailandia. Quando, nel lontano 1996, percorsi la
strada che portava a MongPing, percepii quel percorso come un momento di passaggio poco importante che mi avrebbe portato alla
vera meta: la missione e la tomba di P. Clemente Vismara, missionario agratese che spese più di 65 anni della sua vita tra la gente di quei monti.
Oggi la sua causa di beatificazione sembra essere quasi in dirittura di arrivo.
E allora tutti dovremmo sentirci chiamati… in causa!
“Santi per vocazione” è il cammino pastorale proposto quest’anno; rivivere la vocazione di p. Clemente è quindi un’occasione, per tutta la nostra comunità, per attualizzare e incarnare personalmente questa indicazione.
La santità di p. Clemente oggi ci interpella e ci sollecita: la sua vita, raccontata nei suoi numerosi scritti, ha ancora la capacità di attrarre e affascinare; la sua fedeltà al Signore ed al popolo birmano, vissuta con semplicità, gioia, sobrietà e coerenza evangelica, ne fanno oggi un testimone della carità e dell’infinita fede in Dio e nella sua Provvidenza.
Di fronte alla sua esemplarità non possiamo non prendere posizione.
Egli scrisse diverse volte che l’importante è essere cristiani “caldi, mai tiepidi” perché “la vita è fatta per esplodere, per andare più lontano.
Se essa rimane costretta entro i suoi limiti non può fiorire, se la conserviamo solo per noi stessi la si soffoca. La vita è radiosa dal momento in cui si comincia a donarla. Coraggio, rimani e fiorisci dove Dio ti ha piantato!”.
Il cammino quaresimale, animato dal Gruppo Missionario agratese, proporrà delle “tappe” domenicali che, attraverso la vita di p. Clemente, guiderà i nostri passi sulla via che da Monglin conduce alla santità, chiamandoci in causa, tutti.
Redazione CdB Sette
strada che portava a MongPing, percepii quel percorso come un momento di passaggio poco importante che mi avrebbe portato alla
vera meta: la missione e la tomba di P. Clemente Vismara, missionario agratese che spese più di 65 anni della sua vita tra la gente di quei monti.
Oggi la sua causa di beatificazione sembra essere quasi in dirittura di arrivo.
E allora tutti dovremmo sentirci chiamati… in causa!
“Santi per vocazione” è il cammino pastorale proposto quest’anno; rivivere la vocazione di p. Clemente è quindi un’occasione, per tutta la nostra comunità, per attualizzare e incarnare personalmente questa indicazione.
La santità di p. Clemente oggi ci interpella e ci sollecita: la sua vita, raccontata nei suoi numerosi scritti, ha ancora la capacità di attrarre e affascinare; la sua fedeltà al Signore ed al popolo birmano, vissuta con semplicità, gioia, sobrietà e coerenza evangelica, ne fanno oggi un testimone della carità e dell’infinita fede in Dio e nella sua Provvidenza.
Di fronte alla sua esemplarità non possiamo non prendere posizione.
Egli scrisse diverse volte che l’importante è essere cristiani “caldi, mai tiepidi” perché “la vita è fatta per esplodere, per andare più lontano.
Se essa rimane costretta entro i suoi limiti non può fiorire, se la conserviamo solo per noi stessi la si soffoca. La vita è radiosa dal momento in cui si comincia a donarla. Coraggio, rimani e fiorisci dove Dio ti ha piantato!”.
Il cammino quaresimale, animato dal Gruppo Missionario agratese, proporrà delle “tappe” domenicali che, attraverso la vita di p. Clemente, guiderà i nostri passi sulla via che da Monglin conduce alla santità, chiamandoci in causa, tutti.
Redazione CdB Sette
Ultimo aggiornamento (Sabato 12 Marzo 2011 15:36)