Carnevale in un Mondo in Subbuglio
La storia va avanti con le sue vicende e anche il calendario procede secondo i suoi ritmi.
Per il calendario siamo arrivati al carnevale, e festa sia!
E la storia del mondo procede con i suoi conflitti più o meno palesi.
Spesso calendario e storia non camminano in parallelo e così sovente la gioia si confonde con la tristezza, le stelle filanti con i proiettili mortali, la festa con il lutto…
E’ questa la nostra storia!
Si tratta allora di seguire il calendario, senza dimenticare ciò che capita nel mondo.
Così ci piace vedere tanti bimbi mascherati che camminano e corrono per le vie del nostro paese, ma siamo anche indignati perché ancora una volta è stata spezzata la voce dei deboli (in Pakistan un commando di terroristi ha assassinato il ministro Bhatty, cattolico, paladino delle minoranze in lotta contro la legge delle blasfemia)
Siamo scontenti per la baby gang di Quarto Oggiaro dedita alle rapine, ma ci si apre il cuore alla speranza quando veniamo a sapere che proprio in quel quartiere di Milano parrocchie, associazioni e scuole si danno la mano per collegare strada , scuola e oratorio al fine di prevenire e contrastare il disagio.
Sarà certamente bello vedere le strade piene di coriandoli, segno della gioia dei piccoli e dei grandi, anche se non possiamo liberare la mente e gli occhi dalle terribili visioni delle guerre in corso.
Con queste parole non si vuole rendere triste il carnevale, ma soltanto richiamarci al senso della storia che va avanti inesorabile nonostante le nostre feste.
E allora facciamo festa, senza dimenticare coloro che, attraverso la lotta, soffrono e sperano per un mondo migliore.
Redazione CdB Sette
Per il calendario siamo arrivati al carnevale, e festa sia!
E la storia del mondo procede con i suoi conflitti più o meno palesi.
Spesso calendario e storia non camminano in parallelo e così sovente la gioia si confonde con la tristezza, le stelle filanti con i proiettili mortali, la festa con il lutto…
E’ questa la nostra storia!
Si tratta allora di seguire il calendario, senza dimenticare ciò che capita nel mondo.
Così ci piace vedere tanti bimbi mascherati che camminano e corrono per le vie del nostro paese, ma siamo anche indignati perché ancora una volta è stata spezzata la voce dei deboli (in Pakistan un commando di terroristi ha assassinato il ministro Bhatty, cattolico, paladino delle minoranze in lotta contro la legge delle blasfemia)
Siamo scontenti per la baby gang di Quarto Oggiaro dedita alle rapine, ma ci si apre il cuore alla speranza quando veniamo a sapere che proprio in quel quartiere di Milano parrocchie, associazioni e scuole si danno la mano per collegare strada , scuola e oratorio al fine di prevenire e contrastare il disagio.
Sarà certamente bello vedere le strade piene di coriandoli, segno della gioia dei piccoli e dei grandi, anche se non possiamo liberare la mente e gli occhi dalle terribili visioni delle guerre in corso.
Con queste parole non si vuole rendere triste il carnevale, ma soltanto richiamarci al senso della storia che va avanti inesorabile nonostante le nostre feste.
E allora facciamo festa, senza dimenticare coloro che, attraverso la lotta, soffrono e sperano per un mondo migliore.
Redazione CdB Sette
Ultimo aggiornamento (Venerdì 04 Marzo 2011 10:16)