Possibile che uno zio arrivi a fare quello che ha fatto alla sua nipote Sarah in quel di Avetrano nel tarantino?
Possibile che non passa giorno che la TV ci porti in casa, sotto gli occhi tragedie che nascono all’interno delle famiglie?
Possibile che la violenza è ancora il modo con il quale l’essere umano pensa di risolvere i problemi o di appianare le difficoltà?
Si! E’ proprio possibile e allora ci arrabbiamo, rimaniamo scandalizzati per tanta ferocia e quasi quasi ci vergogniamo di appartenere a questo genere umano.
Ma se è possibile fare il male, sarà anche possibile fare il bene!
Diventa quindi possibile ripartire dal creare rapporti più cordiali, più sinceri, più benevoli tra di noi.
E’ possibile incominciare a considerare le persone, chiunque esse siano, non come cose o come oggetto, ma come “persone che hanno dignità in quanto esseri umani”.
E’ possibile impostare le proprie azioni secondo giustizia, rispettando insieme diritti e doveri.
E’ possibile liberare le proprie azioni dalla istintività per usare cervello e cuore.
E’ possibile insomma concepire un mondo in cui dialogare, discutere magari anche con forza, ma sempre con il cuore libero da interessi venali o passionali.
Aveva ragione Gesù: “Come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro!”
Forse ciascuno di noi, preso singolarmente, può fare poco per cambiare l’andamento del mondo, ma se tanti hanno il coraggio di partire da loro, dandosi la mano, senz’altro qualcosa potrà cambiare.
E se poi oltre a darsi la mano c’è anche la forza di credere nell’amore e di viverlo concretamente, come Gesù ci ha insegnato, allora qualcosa di buono verrà fuori e potremo non solo dire, ma anche far vedere che il bene è possibile!

Redazione CdB Sette