«Non è bene che l’uomo sia solo».
Curare il malato curando le relazioni
 
Il messaggio che papa Francesco ha mandato per questa giornata ha come titolo: non è bene che l’uomo sia solo (Gen 2,18).
Fin dalla sua origine l’essere umano è fatto per stare insieme e non da solo. L’uomo è relazione: con Dio, con gli altri, con il mondo e con se stesso.
Non ne può fare a meno.
Per cui l’esperienza della malattia risulta dolorosa, soprattutto quando si accompagnano la solitudine e l’abbandono.
Purtroppo è la situazione di tanti ammalati e anziani: è la triste conseguenza della cultura dell’’individualismo m, che scarta le persone che non producono e non sono in forze.
La comunità cristiana non può accettare questa visione dell’uomo e fa di tutto per stare vicino, creando la cultura della cura e della vicinanza.
Dobbiamo far sentire che gli anziani e le persone malate sono parte viva della comunità.
Papa Giovanni XXIII diceva che gli anziani sono “il parafulmine” di una comunità: sono loro a tirare giù le grazie dal cielo.
Oggi siamo vicini anche agli amici dell’associazione dell’UNITALSI che con tanto amore si prende cura dei nostri malati e anziani.

Padre, ricco di misericordia, guarda le nostre ferite, risana i cuori afflitti e guida i nostri passi.
Fa’ che nella sofferenza non ci sentiamo soli, che qualcuno prenda le nostre mani e ci doni quella pace che, attraverso Cristo, viene da Te.
Facci respirare già su questa terra, per il dono dello Spirito Santo, quell’aria di cielo che un giorno godremo con Te.
Amen.

Ultimo aggiornamento (Lunedì 12 Febbraio 2024 09:35)