ANIMATI DA INVINCIBILE SPERANZA
È questo il titolo che la nostra Diocesi ha dato quest'anno alla Festa della Famiglia che si celebra domenica prossima.
È un invito alle famiglie cristiane a coltivare il dono della Speranza, nelle difficoltà concrete che le famiglie vivono quotidianamente, e ad essere testimonianza di una vita vissuta autenticamente alla sequela di Gesù.
I tratti di questa vocazione cristiana sono ricordati dal nostro Arcivescovo Mons. Mario Delpini nella sua lettera pastorale "Viviamo di una vita ricevuta".
Uno di questi aspetti, la vocazione ad amare, acquista nell'esperienza famigliare alcuni tratti salienti.
Come scrive Mons. Delpini: siamo chiamati nella famiglia ad essere adulti che sanno amare; prima di tutto i figli, gli amici dei figli ed i ragazzi, perché la Chiesa sappia educare all'affettività, nella concretezza dell'esperienza famigliare.
Festeggiare oggi la famiglia è riconoscere questo dono che abbiamo ricevuto, un dono esigente e faticoso, ma che ci riempie di gioia nell'amore tra coniugi e con i figli, aiutandoci a portare comunione nelle nostre comunità.
Riscoprendo questa vocazione, la famiglia non è più il luogo della soddisfazione individuale dei singoli membri ma il luogo dove marito e moglie sperimentano, nel concreto, la piena possibilità di essere cristiani, discepoli di Cristo e dove i più fragili, bambini e anziani, riscoprono l'amore e la cura di Dio nei loro confronti.
È un invito alle famiglie cristiane a coltivare il dono della Speranza, nelle difficoltà concrete che le famiglie vivono quotidianamente, e ad essere testimonianza di una vita vissuta autenticamente alla sequela di Gesù.
I tratti di questa vocazione cristiana sono ricordati dal nostro Arcivescovo Mons. Mario Delpini nella sua lettera pastorale "Viviamo di una vita ricevuta".
Uno di questi aspetti, la vocazione ad amare, acquista nell'esperienza famigliare alcuni tratti salienti.
Come scrive Mons. Delpini: siamo chiamati nella famiglia ad essere adulti che sanno amare; prima di tutto i figli, gli amici dei figli ed i ragazzi, perché la Chiesa sappia educare all'affettività, nella concretezza dell'esperienza famigliare.
Festeggiare oggi la famiglia è riconoscere questo dono che abbiamo ricevuto, un dono esigente e faticoso, ma che ci riempie di gioia nell'amore tra coniugi e con i figli, aiutandoci a portare comunione nelle nostre comunità.
Riscoprendo questa vocazione, la famiglia non è più il luogo della soddisfazione individuale dei singoli membri ma il luogo dove marito e moglie sperimentano, nel concreto, la piena possibilità di essere cristiani, discepoli di Cristo e dove i più fragili, bambini e anziani, riscoprono l'amore e la cura di Dio nei loro confronti.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 22 Gennaio 2024 09:15)