Il Papa e l'Iman
L’immagine del Papa che scambia gesti di pace con l’ Iman del Cairo, durante il suo viaggio apostolico ad Abu Dhabi è l’ultima “provocazione” di Papa Francesco, sempre sulla breccia, per guidare la Chiesa non allo “sfacelo” ma a vivere in pienezza la sua missione: portare nel cuore di ogni uomo la fede e la fraternità.
E’ stato addirittura firmato un impegno reciproco con l’invito a mettere la persona al centro (proposta tipicamente cristiana) con il rispetto dovuto a tutti (comprese le donne) e l’attenzione ad un lavoro equo.
Lo sappiamo tutti che nella storia del mondo le religioni spesso sono state causa di guerre fratricide, di divisioni, di scomuniche vicendevoli e noi, cristiani di questo secolo, non possiamo continuare in questa carneficina.
Il messaggio che è stato lanciato nel presepio di Agrate: ”in Cristo, fattosi uomo, siamo tutti fratelli” e in quello di Omate: “Abbattiamo i muri” deve entrare nel cuore di tutti noi per dare sfogo alla “rivoluzione cristiana” che ci fa vedere in ogni essere umano anzitutto un fratello, poi la sua religione, il suo patrimonio, la sua nazionalità…..
Cosa vuol dire oggi FRATERNITA’?
Fraternità perché non siamo “né stranieri, né ospiti, ma concittadini dei santi”, tutti quanti partecipi dell’unica famiglia di Dio
Fraternità perché abbiamo tutti la stessa dignità.
Fraternità perché siamo servi gli uni degli altri
Fraternità perché nessuno è estraneo alla mia vita
Fraternità perché non c’è un “prima noi” e poi gli altri Fraternità perché capaci di accoglierci così come siamo
Fraternità perché non ci giudichiamo, ma ci stimoliamo a vicenda per realizzare il bene comune
So di tastare un terreno agitato, ma il Vangelo di Gesù ci ricorda proprio questa fraternità come lo specifico del messaggio e della esperienza di Gesù.
Darci la mano, guardarsi negli occhi e vederci come fratelli: questo è lo “stile” del discepolo di Cristo.
E’ stato addirittura firmato un impegno reciproco con l’invito a mettere la persona al centro (proposta tipicamente cristiana) con il rispetto dovuto a tutti (comprese le donne) e l’attenzione ad un lavoro equo.
Lo sappiamo tutti che nella storia del mondo le religioni spesso sono state causa di guerre fratricide, di divisioni, di scomuniche vicendevoli e noi, cristiani di questo secolo, non possiamo continuare in questa carneficina.
Il messaggio che è stato lanciato nel presepio di Agrate: ”in Cristo, fattosi uomo, siamo tutti fratelli” e in quello di Omate: “Abbattiamo i muri” deve entrare nel cuore di tutti noi per dare sfogo alla “rivoluzione cristiana” che ci fa vedere in ogni essere umano anzitutto un fratello, poi la sua religione, il suo patrimonio, la sua nazionalità…..
Cosa vuol dire oggi FRATERNITA’?
Fraternità perché non siamo “né stranieri, né ospiti, ma concittadini dei santi”, tutti quanti partecipi dell’unica famiglia di Dio
Fraternità perché abbiamo tutti la stessa dignità.
Fraternità perché siamo servi gli uni degli altri
Fraternità perché nessuno è estraneo alla mia vita
Fraternità perché non c’è un “prima noi” e poi gli altri Fraternità perché capaci di accoglierci così come siamo
Fraternità perché non ci giudichiamo, ma ci stimoliamo a vicenda per realizzare il bene comune
So di tastare un terreno agitato, ma il Vangelo di Gesù ci ricorda proprio questa fraternità come lo specifico del messaggio e della esperienza di Gesù.
Darci la mano, guardarsi negli occhi e vederci come fratelli: questo è lo “stile” del discepolo di Cristo.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 11 Febbraio 2019 06:56)