Una Presenza "Scomoda"
Giovedì 31 maggio celebriamo la solennità del Corpo e del Sangue del Signore: segno della presenza di Cristo tra i suoi discepoli sotto le speci del pane e del vino.
Dio ha voluto essere con noi nella semplicità di due elementi importanti per la nostra vita fisica.
E’ un altro gesto che mette in risalto la forza dell’incarnazione: un Dio che non ha paura a utilizzare pane e vino per ricordarci, ogni giorno, che lui si è donato a noi, al punto da farsi cibo e bevanda per noi, per la nostra salvezza.
Inevitabilmente questa festa diventa per tutti noi un invito alla riflessione e alla verifica:
* Quel pane spezzato ci ricorda Cristo che si è spezzato per noi e noi, mangiando quel pane spezzato diventiamo anche noi “pane spezzato” per il bene dei fratelli.
* Ma quel pane è spezzato perché tutti ne possano mangiare un pezzo, aiutandoci così a capire che, mangiando tutti lo stesso pane, lo stesso Corpo di Cristo, diventiamo una cosa sola in lui.
* Il vino ci ricorda il sangue versato, la vita donata con sacrificio ed è quindi un invito al sacrificio, a non aver paura di perderci quando si tratta di farsi servi dei fratelli.
* Il vino ci richiama anche alla gioia del banchetto e ci stimola a vivere il momento dell’Eucaristia come un incontro gioioso tra fratelli.
Tutto questo può risultare, a volte, un po’ scomodo perché ci richiama ad una vita di fede coerente e coinvolgente, capace di sconvolgere i nostri piani quotidiani.
Per questo l’Eucaristia della domenica non può diventare un gesto abitudinario, da ripetere e basta, ma sia un’occasione per unirci a Gesù e per dare alla nostra vita un senso pieno.
E se vogliamo continuare nella settimana ad avere momenti d’incontro con Gesù, c’è la possibilità ogni giovedì presso la chiesa di S. Pietro (Agrate – Via Mazzini 54) di vivere l’adorazione eucaristica dalle 7.30 alle 22.30.
Dio ha voluto essere con noi nella semplicità di due elementi importanti per la nostra vita fisica.
E’ un altro gesto che mette in risalto la forza dell’incarnazione: un Dio che non ha paura a utilizzare pane e vino per ricordarci, ogni giorno, che lui si è donato a noi, al punto da farsi cibo e bevanda per noi, per la nostra salvezza.
Inevitabilmente questa festa diventa per tutti noi un invito alla riflessione e alla verifica:
* Quel pane spezzato ci ricorda Cristo che si è spezzato per noi e noi, mangiando quel pane spezzato diventiamo anche noi “pane spezzato” per il bene dei fratelli.
* Ma quel pane è spezzato perché tutti ne possano mangiare un pezzo, aiutandoci così a capire che, mangiando tutti lo stesso pane, lo stesso Corpo di Cristo, diventiamo una cosa sola in lui.
* Il vino ci ricorda il sangue versato, la vita donata con sacrificio ed è quindi un invito al sacrificio, a non aver paura di perderci quando si tratta di farsi servi dei fratelli.
* Il vino ci richiama anche alla gioia del banchetto e ci stimola a vivere il momento dell’Eucaristia come un incontro gioioso tra fratelli.
Tutto questo può risultare, a volte, un po’ scomodo perché ci richiama ad una vita di fede coerente e coinvolgente, capace di sconvolgere i nostri piani quotidiani.
Per questo l’Eucaristia della domenica non può diventare un gesto abitudinario, da ripetere e basta, ma sia un’occasione per unirci a Gesù e per dare alla nostra vita un senso pieno.
E se vogliamo continuare nella settimana ad avere momenti d’incontro con Gesù, c’è la possibilità ogni giovedì presso la chiesa di S. Pietro (Agrate – Via Mazzini 54) di vivere l’adorazione eucaristica dalle 7.30 alle 22.30.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 28 Maggio 2018 06:53)