Share the Journey - "Condividi il Viaggio"
Parte con la benedizione e le braccia aperte del Papa, il viaggio dei migranti in cerca di vita e speranza.
Viaggio da condividere.
Perché il Papa ricorda ai cristiani che ogni viaggio si fa in due, c’è chi parte e chi accoglie perché vuole conoscere e dialogare.
L’immigrazione va umanizzata per non avere più paura perché riguarda persone e non numeri. Mercoledì mattina in piazza S. Pietro, Francesco ha lanciato du-rante l’udienza generale la campagna della Caritas internationalis “Share the journey” - Condividi il viaggio - davanti a 1200 rappresentanti della Caritas e rifugiati accolta da una cinquantina di Caritas diocesane italiane.
L’iniziativa a 360 gradi coinvolge tutte le Caritas del mondo e vuole promuovere l’accoglienza dei migranti e dei rifugiati con l’ascolto e la condivisione delle loro drammatiche esperienze.
Terminerà fra 24 mesi con alcune iniziative globali sui due obbiettivi del millennio che riguardano la migrazione e i rifugiati, per creare canali sicuri.
A livello nazionale si chiede a parrocchie, comunità e Caritas di creare spazi e opportunità d’incontro.
Il gesto di apertura, il cosiddetto reach out twittato sui social con il Papa e alcuni Cardinali è infatti ancora bloccato da troppe paure e pregiudizi.
“La speranza – ha detto ai fedeli Papa Francesco – è la spinta a “condividere il viaggio” della vita perché il viaggio si fa in due.
Quelli che vengono nella nostra terra e noi che andiamo verso di loro, per capire la loro lingua, la loro cultura…
Ma senza speranza non si va da nessuna parte.
Fratelli, non abbiamo paura.
Il benvenuto che diamo ai migranti, richiedenti asilo, e rifugiati, assieme agli operatori della Caritas italiana e di altre organizzazioni cattoliche, sono segno di una Chiesa che cerca di essere aperta, inclusiva, accogliente”.
Nel nostro territorio sono ospitati molti rifugiati e chiedenti asilo.
Li vediamo girare per le strade del nostro paese e un saluto certamente non possiamo negarlo, cercando anche di vedere in loro non degli intrusi, ma delle persone alla ricerca di una vita migliore e più in pace.
Trovino in noi braccia aperte e un cuore accogliente.
Viaggio da condividere.
Perché il Papa ricorda ai cristiani che ogni viaggio si fa in due, c’è chi parte e chi accoglie perché vuole conoscere e dialogare.
L’immigrazione va umanizzata per non avere più paura perché riguarda persone e non numeri. Mercoledì mattina in piazza S. Pietro, Francesco ha lanciato du-rante l’udienza generale la campagna della Caritas internationalis “Share the journey” - Condividi il viaggio - davanti a 1200 rappresentanti della Caritas e rifugiati accolta da una cinquantina di Caritas diocesane italiane.
L’iniziativa a 360 gradi coinvolge tutte le Caritas del mondo e vuole promuovere l’accoglienza dei migranti e dei rifugiati con l’ascolto e la condivisione delle loro drammatiche esperienze.
Terminerà fra 24 mesi con alcune iniziative globali sui due obbiettivi del millennio che riguardano la migrazione e i rifugiati, per creare canali sicuri.
A livello nazionale si chiede a parrocchie, comunità e Caritas di creare spazi e opportunità d’incontro.
Il gesto di apertura, il cosiddetto reach out twittato sui social con il Papa e alcuni Cardinali è infatti ancora bloccato da troppe paure e pregiudizi.
“La speranza – ha detto ai fedeli Papa Francesco – è la spinta a “condividere il viaggio” della vita perché il viaggio si fa in due.
Quelli che vengono nella nostra terra e noi che andiamo verso di loro, per capire la loro lingua, la loro cultura…
Ma senza speranza non si va da nessuna parte.
Fratelli, non abbiamo paura.
Il benvenuto che diamo ai migranti, richiedenti asilo, e rifugiati, assieme agli operatori della Caritas italiana e di altre organizzazioni cattoliche, sono segno di una Chiesa che cerca di essere aperta, inclusiva, accogliente”.
Nel nostro territorio sono ospitati molti rifugiati e chiedenti asilo.
Li vediamo girare per le strade del nostro paese e un saluto certamente non possiamo negarlo, cercando anche di vedere in loro non degli intrusi, ma delle persone alla ricerca di una vita migliore e più in pace.
Trovino in noi braccia aperte e un cuore accogliente.
Ultimo aggiornamento (Martedì 03 Ottobre 2017 08:24)