Farsi Prossimo con le Opere di Misericordia
DAMMI DA MANGIARE, DAMMI DA BERE
La riscoperta delle opere di misericordia corporale e spirituale ci spinge ad essere «strumenti» della misericordia di Dio «verso il nostro prossimo», soprattutto in questo tempo speciale di quaresima.
Continuando il percorso iniziato con la giornata della solidarietà, dedicata all’accoglienza dei forestieri, oggi rivolgiamo l’attenzione sul “DAR DA MANGIARE AGLI AFFAMATI” E “DAR DA BERE AGLI ASSETATI”.
Il diritto all'alimentazione, così come quello all'acqua, rivestono un ruolo importante per il conseguimento di altri diritti, primo fra tutti il diritto alla vita.
Sappiamo che la fame continua ad essere presente nel mondo, nonostante i progressi tecnologici e la crescita della produzione alimentare e industriale, ma non è il cibo che manca; manca un’equa distribuzione dei beni della terra.
A ciò si aggiunga che la corsa per accaparrarsi l’acqua, cioè le fonti idriche potabili, caratterizzerà probabilmente gli scenari delle battaglie del domani.
Il fatto che milioni di persone, soprattutto bambini al di sotto dei cinque anni, ogni anno muoiono per malattie legate alla scarsità di acqua o all’uso di acque di pessima qualità e che milioni di persone non hanno possibilità di accedere all’acqua potabile, obbliga a una presa di coscienza della gravità del problema.
La permanenza della povertà nel mondo ci dice che non è sufficiente il gesto occasionale di misericordia.
È necessario invece che maturi una coscienza solidale che consideri l’alimentazione e l'accesso all'acqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni.
“La solidarietà è l’atteggiamento che rende le persone capaci di andare incontro all’altro, di fondare i propri rapporti reciproci su quel sentimento di fratellanza che va al di là delle differenze e dei limiti e spinge a cercare insieme il bene comune.”(papa Francesco)
Nella nostra comunità qualcosa si fa sia a livello individuale, sia da parte dell’amministrazione pubblica, sia della Caritas che distribuisce gratuitamente ogni anno pacchi alimentari a famiglie indigenti , sia dell’associazione Due spiccioli, onlus.
A Monza sono attive la mensa per i poveri gestita dai Cappuccini di Santa Maria delle Grazie in via Monte-assino 18, dove si offre un pasto caldo a 30-35 persone dal lunedì al sabato e la mensa della San Vincenzo in via Lecco 11, dove si forniscono ogni giorno cinquanta pranzi circa.
E’ evidente che questo non basta, però ci fa capire non solo che l’amore si misura più con i fatti che con le parole, ma ci invita anche a “ risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà” e stimola un impegno personale a collaborare in qualità di volontario/a con associazioni che operano nel sociale, come ad esempio quelle sopra citate.
Sarebbe infatti un’esperienza arricchente per quanti, mossi da generosa compassione, desiderino “farsi prossimo” servendo i poveri.
«Va’, e anche tu fa’ lo stesso! » (Luca 25,37)
Commissione di Pastorale sociale
Comunità Pastorale di Betania
La riscoperta delle opere di misericordia corporale e spirituale ci spinge ad essere «strumenti» della misericordia di Dio «verso il nostro prossimo», soprattutto in questo tempo speciale di quaresima.
Continuando il percorso iniziato con la giornata della solidarietà, dedicata all’accoglienza dei forestieri, oggi rivolgiamo l’attenzione sul “DAR DA MANGIARE AGLI AFFAMATI” E “DAR DA BERE AGLI ASSETATI”.
Il diritto all'alimentazione, così come quello all'acqua, rivestono un ruolo importante per il conseguimento di altri diritti, primo fra tutti il diritto alla vita.
Sappiamo che la fame continua ad essere presente nel mondo, nonostante i progressi tecnologici e la crescita della produzione alimentare e industriale, ma non è il cibo che manca; manca un’equa distribuzione dei beni della terra.
A ciò si aggiunga che la corsa per accaparrarsi l’acqua, cioè le fonti idriche potabili, caratterizzerà probabilmente gli scenari delle battaglie del domani.
Il fatto che milioni di persone, soprattutto bambini al di sotto dei cinque anni, ogni anno muoiono per malattie legate alla scarsità di acqua o all’uso di acque di pessima qualità e che milioni di persone non hanno possibilità di accedere all’acqua potabile, obbliga a una presa di coscienza della gravità del problema.
La permanenza della povertà nel mondo ci dice che non è sufficiente il gesto occasionale di misericordia.
È necessario invece che maturi una coscienza solidale che consideri l’alimentazione e l'accesso all'acqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni.
“La solidarietà è l’atteggiamento che rende le persone capaci di andare incontro all’altro, di fondare i propri rapporti reciproci su quel sentimento di fratellanza che va al di là delle differenze e dei limiti e spinge a cercare insieme il bene comune.”(papa Francesco)
Nella nostra comunità qualcosa si fa sia a livello individuale, sia da parte dell’amministrazione pubblica, sia della Caritas che distribuisce gratuitamente ogni anno pacchi alimentari a famiglie indigenti , sia dell’associazione Due spiccioli, onlus.
A Monza sono attive la mensa per i poveri gestita dai Cappuccini di Santa Maria delle Grazie in via Monte-assino 18, dove si offre un pasto caldo a 30-35 persone dal lunedì al sabato e la mensa della San Vincenzo in via Lecco 11, dove si forniscono ogni giorno cinquanta pranzi circa.
E’ evidente che questo non basta, però ci fa capire non solo che l’amore si misura più con i fatti che con le parole, ma ci invita anche a “ risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà” e stimola un impegno personale a collaborare in qualità di volontario/a con associazioni che operano nel sociale, come ad esempio quelle sopra citate.
Sarebbe infatti un’esperienza arricchente per quanti, mossi da generosa compassione, desiderino “farsi prossimo” servendo i poveri.
«Va’, e anche tu fa’ lo stesso! » (Luca 25,37)
Commissione di Pastorale sociale
Comunità Pastorale di Betania
Ultimo aggiornamento (Lunedì 22 Febbraio 2016 07:37)