Rimanere con Gesù per Educarci al Suo Pensiero
Ritornano anche quest’anno le GIORNATE EUCARISTICHE alla fine dell’anno liturgico come momento di “sosta” per ricaricarci e ripartire con nuovo entusiasmo seguendo l’invito del Cardinale Arcivescovo Scola al fine di educarci al pensiero di Cristo.
Gesù spesse volte invita i suoi discepoli a “rimanere” con lui, perché senza di lui noi non possiamo fare nulla; perché stando con Lui possiamo anche noi vivere l’intimità con il Padre e crescere nell’amore fraterno come ci ha insegnato.
Queste giornate sono proposte a tutta la Comunità pastorale secondo il programma indicato nel retro di questo foglio informativo.
So però che tanti, o per lavoro o per altri impegni, non potranno essere presenti, per questo invito chi non può essere presente, perché si trovi in famiglia un momento di preghiera comunitaria coinvolgendo i vari membri della famiglia stessa.
Propongo questa preghiera tratta dalla lettera di S. Paolo ai cristiani di Filippi (2,5-11)
O Gesù aiutaci ad avere in noi i tuoi stessi sentimenti.
Tu, pur essendo nella condizione di Dio,
non hai ritenuto un privilegio l'essere come Dio,
ma hai svuotato te stesso assumendo una condizione
di servo,
diventando simile a noi uomini.
Dall'aspetto riconosciuto come uomo,
hai umiliato te stesso facendoti obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio Ti ha esaltato e Ti ha donato il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel tuo nome ogni ginocchio si pieghi nei cieli,
sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
"Gesù Cristo è Signore!",
a gloria di Dio Padre.
Gesù spesse volte invita i suoi discepoli a “rimanere” con lui, perché senza di lui noi non possiamo fare nulla; perché stando con Lui possiamo anche noi vivere l’intimità con il Padre e crescere nell’amore fraterno come ci ha insegnato.
Queste giornate sono proposte a tutta la Comunità pastorale secondo il programma indicato nel retro di questo foglio informativo.
So però che tanti, o per lavoro o per altri impegni, non potranno essere presenti, per questo invito chi non può essere presente, perché si trovi in famiglia un momento di preghiera comunitaria coinvolgendo i vari membri della famiglia stessa.
Propongo questa preghiera tratta dalla lettera di S. Paolo ai cristiani di Filippi (2,5-11)
O Gesù aiutaci ad avere in noi i tuoi stessi sentimenti.
Tu, pur essendo nella condizione di Dio,
non hai ritenuto un privilegio l'essere come Dio,
ma hai svuotato te stesso assumendo una condizione
di servo,
diventando simile a noi uomini.
Dall'aspetto riconosciuto come uomo,
hai umiliato te stesso facendoti obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio Ti ha esaltato e Ti ha donato il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel tuo nome ogni ginocchio si pieghi nei cieli,
sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
"Gesù Cristo è Signore!",
a gloria di Dio Padre.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 26 Ottobre 2015 06:59)