Dacci Oggi il Nostro Pane Quotidiano
VIVERE LA PASQUA
Le notizie e le immagini che ogni giorno ci vengono dall’EXPO sono uno stimolo continuo a pensare al mangiare.
Questo evidentemente non è una cosa negativa e banale, ma essenziale perché se non mangi non vivi!
Qui sorge subito il dilemma: “Mangiare per vivere o vivere per mangiare” ?
E’ evidente che la logica ci fa rispondere che “si mangia per vivere”, ma per quanti è vera questa affermazione? S
pesso passano sullo schermo della TV immagini di bimbi sfigurati dalla fame, sporchi e inseriti in ambienti degradati e siamo talmente abituati a vederli che non ci fanno più impressione, allontanando così il problema e acquietando la coscienza pensando che siano altri ad occuparsi di loro.
L’EXPO invece, pur nel lusso dei padiglioni e nello sfavillio delle luci, ci sbatte in faccia il problema, lo pone di fronte al mondo e ci interpella con forza.
Che fare?
Impariamo anzitutto a NON SPRECARE ciò che ci è offerto gratuitamente dalla natura (acqua, aria, terra…)
Educhiamoci al CONDIVIDERE quello che abbiamo con chi ha di meno, consapevoli che niente è nostro, ma che la terra è di tutti e per tutti.
Noi cristiani poi abbiamo ricevuto da Gesù il dono di una bellissima preghiera: il Padre nostro che ci fa chiedere con umiltà il pane quotidiano.
In questi sei mesi dell’EXPO possiamo ripetere con più convinzione Dacci oggi il nostro pane quotidiano, sentendoci voce, in modo particolare, di chi oggi quel pane non ce l’ha.
Anche questa semplice preghiera può essere un modo per vivere in concretezza la Pasqua di Gesù, che ha dato inizio a un mondo nuovo dove si vive in fraternità e condivisione.
Le notizie e le immagini che ogni giorno ci vengono dall’EXPO sono uno stimolo continuo a pensare al mangiare.
Questo evidentemente non è una cosa negativa e banale, ma essenziale perché se non mangi non vivi!
Qui sorge subito il dilemma: “Mangiare per vivere o vivere per mangiare” ?
E’ evidente che la logica ci fa rispondere che “si mangia per vivere”, ma per quanti è vera questa affermazione? S
pesso passano sullo schermo della TV immagini di bimbi sfigurati dalla fame, sporchi e inseriti in ambienti degradati e siamo talmente abituati a vederli che non ci fanno più impressione, allontanando così il problema e acquietando la coscienza pensando che siano altri ad occuparsi di loro.
L’EXPO invece, pur nel lusso dei padiglioni e nello sfavillio delle luci, ci sbatte in faccia il problema, lo pone di fronte al mondo e ci interpella con forza.
Che fare?
Impariamo anzitutto a NON SPRECARE ciò che ci è offerto gratuitamente dalla natura (acqua, aria, terra…)
Educhiamoci al CONDIVIDERE quello che abbiamo con chi ha di meno, consapevoli che niente è nostro, ma che la terra è di tutti e per tutti.
Noi cristiani poi abbiamo ricevuto da Gesù il dono di una bellissima preghiera: il Padre nostro che ci fa chiedere con umiltà il pane quotidiano.
In questi sei mesi dell’EXPO possiamo ripetere con più convinzione Dacci oggi il nostro pane quotidiano, sentendoci voce, in modo particolare, di chi oggi quel pane non ce l’ha.
Anche questa semplice preghiera può essere un modo per vivere in concretezza la Pasqua di Gesù, che ha dato inizio a un mondo nuovo dove si vive in fraternità e condivisione.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 11 Maggio 2015 06:23)