La Preghiera del Rosario
Il 7 di ottobre si celebra la memoria della Beata Vergine del S. Rosario, patrona di tante parrocchie della nostra Diocesi e del mondo intero e così questo mese passa come il mese del Santo Rosario.
Penso che valga la pena ogni tanto richiamarne il valore per rinnovare la voglia e il gusto di pregarlo.
So che tante persone anziane seguono tramite la televisione i vari rosari che vengono recitati in un giorno (Lourdes, Fatima, Padre Pio…) formando un coro invisibile, ma reale che sostiene la vita parrocchiale e le varie attività della comunità. Continuate pure, pregando anche per quelli che non hanno tempo o che non vogliono pregare.
Forse non sempre riusciamo a capire la bellezza e l’utilità della recita di questa preghiera. Ecco allora alcune considerazioni:
• è una preghiera biblica, evangelica: si fa riferimento al ad episodi riportati nel Vangeli
• è una preghiera cristocentrica: l’attenzione è rivolta a Gesù, alla sua vita con riferimento ad episodi in cui anche Maria è protagonista con Lui
• è una preghiera semplice: basta il Padre nostro e l’Ave Maria che tutti sanno
• è una preghiera contemplativa : questo è forse l’aspetto più difficile da vivere, perché siamo spesso presi dall’abitudine, dalla ripetitività, che ci toglie l’attenzione a quando si sta pregando. Il dire la stessa Ave Maria più volte è un modo semplice per manifestare amore, attenzione (quando due si amano non si stancano mai di dirsi Ti amo).
• è una preghiera accessibile a tutti: non è solo dei vecchi, ma può ben essere pregata, in forme adatte, anche dai piccoli, dai giovani…
• è una preghiera comunitaria: ad ogni decina si può indicare una intenzione, che permette di sentirsi vicino a chi ha bisogno, di intercedere per qualche buon esito (pace, salute,…)
Riprendiamo in mano la corona del S. Rosario per gustare la gioia della preghiera in comunione con Maria, la madre di Gesù!
Ultimo aggiornamento (Martedì 03 Novembre 2020 22:16)