La nostra Comunità Pastorale in questa 2° domenica di Avvento è invitata a pensare, pregare e solidarizzare con la CHIESA CHE SOFFRE.
La Chiesa (comunità dei discepoli di Cristo) da sempre soffre sia per es-sere fedele al suo Maestro e Salvatore, sia per le persecuzioni che subi-sce, sia per il peso del suo peccato interno (gli scandali non finiscono mai!).
In questa domenica vogliamo essere vicini ai fratelli di fede che non hanno la possibilità di viverla e manifestarla pubblicamente. L’essere minoranza, in certe parti del mondo, comporta inevitabilmente l’essere ignorati e anche osteggiati, ma sappiamo tutti che non è lecito reprimere una esigenza intima come quella religiosa.
E’ vero che Gesù ha proclamato: “Beati i perseguitati per causa del mio nome” e che ha pure detto “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”, ma è anche chiaro che ogni essere umano ha il diritto di dare alla sua vita il senso che vuole, senza essere costretto da nessuno e la fede è proprio quella realtà che ti aiuta a dare un senso alla vita!

Che senso ha per noi un giorno del genere?

•    anzitutto sapere bene quello che capita nel mondo a questo riguardo
•    affermare che non si può usare Dio per i propri scopi economici, politici e sociali, eliminando coloro che non “credono” come chi ha il potere
•    pregare perché i fratelli che soffrono le persecuzioni siano forti e fiduciosi nella misericordia di Dio che è Padre di tutti
•    aiutare anche economicamente le comunità più povere e che non hanno la possibilità di avere mezzi adeguati per esprimere la propria fede.

La Dichiarazione sulla libertà religiosa  Dignitatis humanae del Concilio Vaticano II si conclude con questo augurio, che facciamo nostro:
Faccia Iddio e Padre di tutti che la famiglia umana, diligentemente ele-vando a metodo nei rapporti sociali l’esercizio della libertà religiosa, in virtù della grazia di Cristo e per l’azione dello Spirito Santo sia condotta alla sublime e perenne “libertà della gloria dei figli di Dio”.

Don Mauro