La Divina Misericordia
“Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro celeste” così dice Gesù e noi, che crediamo in lui, accogliamo con gioia le sue parole e tentiamo di farle diventare nostre.
Credere nella misericordia del Signore non è sempre facile soprattutto quando si pensa di essere a posto, di essere bravi e si vedono gli altri che sono meno bravi di noi e quindi diventa facile giudicarli prendendo se stessi come punto di riferimento e arrivando anche a credersi più giusti di Dio, sconfessando così la misericordia divina.
Ci sono tanti episodi nel Vangelo che confermano questo atteggiamen-to:
• il fratello maggiore giudica il minore perché si è allontanato da casa e rimprovera la misericordia del padre che lo riaccoglie con gioia e con festa grande
• la gente non vede bene che Gesù vada in casa dei peccatori, perché, secondo loro, essi non meritano l’attenzione di Dio
• il fariseo, che si vanta davanti a Dio perché osserva la legge, disprezza il peccatore pentito che si batte il petto in ginocchio in fondo al tempio… ma Dio ascolta proprio quest’ultimo e non il primo!
• I curiosi, che hanno visto Gesù entrare nella casa di Zaccheo, il pubblicano, non apprezzano il gesto di Gesù… ma Zaccheo si converte!
Credere nella misericordia divina è fonte di tanta gioia, perché ci aiuta a vedere Dio non come un giudice che castiga, ma come un papà che capisce, accoglie e perdona.
Credere nella misericordia divina ci permette di misurare le persone non con il nostro metro, ma con lo sguardo di Dio che vede nel profondo dei cuori, là dove noi non possiamo vedere.
Credere nella misericordia divina è fonte di un impegno serio che mi porta ad essere anch’io misericordioso, comprensivo e accogliente con tutti.
Ma non è che da essere troppo buoni…
Non avere paura, questa strada l’ha già percorsa Gesù, che è sì morto, ma poi è risorto!
Credere nella misericordia del Signore non è sempre facile soprattutto quando si pensa di essere a posto, di essere bravi e si vedono gli altri che sono meno bravi di noi e quindi diventa facile giudicarli prendendo se stessi come punto di riferimento e arrivando anche a credersi più giusti di Dio, sconfessando così la misericordia divina.
Ci sono tanti episodi nel Vangelo che confermano questo atteggiamen-to:
• il fratello maggiore giudica il minore perché si è allontanato da casa e rimprovera la misericordia del padre che lo riaccoglie con gioia e con festa grande
• la gente non vede bene che Gesù vada in casa dei peccatori, perché, secondo loro, essi non meritano l’attenzione di Dio
• il fariseo, che si vanta davanti a Dio perché osserva la legge, disprezza il peccatore pentito che si batte il petto in ginocchio in fondo al tempio… ma Dio ascolta proprio quest’ultimo e non il primo!
• I curiosi, che hanno visto Gesù entrare nella casa di Zaccheo, il pubblicano, non apprezzano il gesto di Gesù… ma Zaccheo si converte!
Credere nella misericordia divina è fonte di tanta gioia, perché ci aiuta a vedere Dio non come un giudice che castiga, ma come un papà che capisce, accoglie e perdona.
Credere nella misericordia divina ci permette di misurare le persone non con il nostro metro, ma con lo sguardo di Dio che vede nel profondo dei cuori, là dove noi non possiamo vedere.
Credere nella misericordia divina è fonte di un impegno serio che mi porta ad essere anch’io misericordioso, comprensivo e accogliente con tutti.
Ma non è che da essere troppo buoni…
Non avere paura, questa strada l’ha già percorsa Gesù, che è sì morto, ma poi è risorto!
Ultimo aggiornamento (Venerdì 13 Aprile 2012 05:53)