Ai Fiori Recisi
E’ bella a vedersi una composizione di fiori, ma quando pensi che sono fiori recisi, ti si stringe un po’ il cuore, perché sono fiori staccati dalle radici, vite distrutte…
Domenica 27 marzo ad Agrate viene inaugurato un monumento dedicato alle tante giovani vittime della strada di Agrate.
E’ un bel gesto promosso dall’Amministrazione Comunale in collegamento con le famiglie interessate, non solo per dimostrare attenzione e solidarietà alle famiglie provate da queste disgrazie, ma anche perché rimanga come monito ai ragazzi e giovani di oggi e di domani.
Ormai ci siamo fatti l’abitudine a sentire ogni lunedì mattino il bollettino delle vittime della strada del fine settimana e quasi quasi ci stiamo rassegnando ad accettare le cose così come stanno… ma questo non è giusto!
Si invoca il senso civico, si auspica la buona educazione, si pretende la prudenza, si invita alla sobrietà… ma tutto procede inesorabilmente uguale! Che fare?
Certamente non basta una stele, ma questa può essere un vero punto di partenza per un impegno educativo più serio, più incisivo, una educazione che parte dal buon esempio degli adulti.
Può essere questo un punto di partenza per insegnare ad amare di più la propria vita e quella degli altri.
“La verità vi farà liberi” dice Gesù nel Vangelo di oggi anche a noi per farci capire che la libertà non è credere di essere abilitati a fare tutto quello che si vuole, compreso lo scorrazzare come pazzi per le strade, ma si è veramente liberi quando si ha la consapevolezza di ciò che si sta compiendo.
Se poi siamo cristiani questa consapevolezza equivale ad agire sempre per il bene proprio e per quello degli altri.
Redazione CdB Sette
Domenica 27 marzo ad Agrate viene inaugurato un monumento dedicato alle tante giovani vittime della strada di Agrate.
E’ un bel gesto promosso dall’Amministrazione Comunale in collegamento con le famiglie interessate, non solo per dimostrare attenzione e solidarietà alle famiglie provate da queste disgrazie, ma anche perché rimanga come monito ai ragazzi e giovani di oggi e di domani.
Ormai ci siamo fatti l’abitudine a sentire ogni lunedì mattino il bollettino delle vittime della strada del fine settimana e quasi quasi ci stiamo rassegnando ad accettare le cose così come stanno… ma questo non è giusto!
Si invoca il senso civico, si auspica la buona educazione, si pretende la prudenza, si invita alla sobrietà… ma tutto procede inesorabilmente uguale! Che fare?
Certamente non basta una stele, ma questa può essere un vero punto di partenza per un impegno educativo più serio, più incisivo, una educazione che parte dal buon esempio degli adulti.
Può essere questo un punto di partenza per insegnare ad amare di più la propria vita e quella degli altri.
“La verità vi farà liberi” dice Gesù nel Vangelo di oggi anche a noi per farci capire che la libertà non è credere di essere abilitati a fare tutto quello che si vuole, compreso lo scorrazzare come pazzi per le strade, ma si è veramente liberi quando si ha la consapevolezza di ciò che si sta compiendo.
Se poi siamo cristiani questa consapevolezza equivale ad agire sempre per il bene proprio e per quello degli altri.
Redazione CdB Sette
Ultimo aggiornamento (Venerdì 25 Marzo 2011 09:20)