Ci sono tante cose che vorremmo che finissero subito (una malattia, una incomprensione, un dolore…) e ci sono anche cose che vorremmo che durassero a lungo (un amore, una piacevole sensazione, un incontro gioioso…), ma c’è anche qualcosa che non finisce mai: l’amore!
Strano!? In questo tempo di tanta instabilità, di tante unioni che si rompono, come si può affermare che l’amore non finisce mai?
L’amore è amore perché è sempre amore! E allora vuol dire che non tutto ciò che chiamiamo amore è amore: infatti c’è, a volte il sentimento, a volte l’affetto, a volte una pura filantropia e sono co-se che durano spesso una stagione finché c’è l’interesse, o finchè c’è attrazione, simpatia… e poi scompaiono celermente.
L’amore, quando è vero amore, non finisce mai perché ciò che con-ta non è il mio interesse, il mio star bene, ma è il bene della persona a cui rivolgo la mia attenzione.
Nel famoso inno alla carità di S. Paolo nella 1° lettera ai Corinzi al cap. 13 si dice proprio così: La carità non avrà mai fine.
In questa società, dove tutto è mobile e precario, diventa mobile e precaria anche la carità e allora le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: egoismo, poca attenzione alle persone e più al guadagno.
 Se desideriamo contribuire a realizzare un mondo più vivibile non c’è che riascoltare le parole di S. Paolo e farle diventare un pro-gramma di vita: “La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine” 
(1° Cor.13,4-8)

Don Mauro Radice