Grazie Giuseppe!

Poco però si parla di Giuseppe, suo sposo, che ha condiviso con lei la difficile missione di essere padre putativo di un così grande figlio.
Dire grazie a Giuseppe mi sembra oggi più che mai opportuno per il suo silenzio – di lui non c’è una parola nel Vangelo.
Possiamo immaginare il suo grande turbamento quando si è accorto che Maria era incinta, ma da giusto qual era, non la svergognata davanti a tutti, ha tenuto per se il segreto e il mistero che si stava compiendo in lei.
Direi ancora grazie a Giuseppe, sposo di Maria, per la sua disponibilità nell’essere a servizio del progetto di Dio: accompagna Maria a Betlemme per il censimento; è disposto a fuggire di notte con Maria e il bambino verso l’Egitto per difenderlo dall’ira di Erode; è a fianco di Gesù che cresce portandolo alla sinagoga e insegnando a lui la Legge contenuta nei libri sacri; è maestro al figlio nel lavoro…
E’ un vero papà che non si risparmia per il bene della sua famiglia. In Giuseppe vorrei oggi dire grazie a tutti quei papà che, nel silenzio e nella laboriosità, sostengono la famiglia.
In Giuseppe vorrei oggi anche vedere quei tanti papà, che a causa della separazione con la moglie non possono più “gustare” la pre-senza continua dei figli e mostrare loro affetto e comprensione. Fa veramente male pensare che tanti papà separati, per mantenere figli e moglie sono costretti a vivere nell’indigenza, a dormire in macchina, a mangiare alle mense della carità.
Grazie Giuseppe! Sii vicino a tutti quelli che non vivono bene la loro paternità, aiutali ad avere pazienza e a fidarsi completamente di Dio, che non lascia mai nessuno sprovvisto del suo amore.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 19 Dicembre 2016 07:33)