Come a Betania
Perché abbiamo scelto di avere come patroni della comunità i membri della famiglia di Betania?
Perché sono un modello per noi.
Le tre ICONE presenti nelle nostre parrocchie e che, di anno in anno vengono spostate, ci ricordano tre episodi evangelici nei quali sono loro protagonisti e nei quali possono darci utili esempi di vita.
• GESU’ IN CASA DI MARTA E MARIA (nella chiesa di Omate) Marta è sollecita nell’accoglienza e nel servizio per far star bene Gesù, mentre Maria si siede ai suoi piedi e ascolta la Parola del maestro.
Accogliere, servire e ascoltare la Parola è sempre un bel programma di vita che è utile realizzare anche oggi in un mondo di gente che corre, che guarda al proprio utile e che spesso non sa sollevare lo sguardo per accorgersi della presenza di Dio nel mondo e nel cuore.
• GESU’ DAVANTI ALLA TOMBA DI LAZZARO (nella chiesa di Agrate) è un Gesù che si commuove di fronte al dolore delle sorelle Marta e Maria, ma che stimola anche le sorelle ad esprimere la loro fede. Di fronte all’”io credo” di Marta Gesù richiama alla vita Lazzaro che esce slegato come segno dell’uomo liberato dal peccato e dalla morte. Lazzaro, tornato in vita, è per noi stimolo a liberarci dalla zavorra del peccato per essere nel mondo testimoni della vitalità del Vangelo.
• GESU’ PRESENTE ALLA CENA DI BETANIA (nella chiesa di Caponago).
E’ una famiglia in festa e celebra la riconoscenza verso il Maestro che ha ridato la vita a Lazzaro e che ricompone così la famiglia.
Dire grazie, in una società dove tutto sembra “dovuto”, dove si va avanti solo perché si ha “diritto”, diventa sempre più un problema.
E’ l’umiltà e la grandezza d’animo che ci rende capaci di ringraziare.
E’ quando siamo capaci di accorgerci che tutto intorno a noi è DO-NO, che l’animo si apre a dire: “Grazie, Signore”.
Perché sono un modello per noi.
Le tre ICONE presenti nelle nostre parrocchie e che, di anno in anno vengono spostate, ci ricordano tre episodi evangelici nei quali sono loro protagonisti e nei quali possono darci utili esempi di vita.
• GESU’ IN CASA DI MARTA E MARIA (nella chiesa di Omate) Marta è sollecita nell’accoglienza e nel servizio per far star bene Gesù, mentre Maria si siede ai suoi piedi e ascolta la Parola del maestro.
Accogliere, servire e ascoltare la Parola è sempre un bel programma di vita che è utile realizzare anche oggi in un mondo di gente che corre, che guarda al proprio utile e che spesso non sa sollevare lo sguardo per accorgersi della presenza di Dio nel mondo e nel cuore.
• GESU’ DAVANTI ALLA TOMBA DI LAZZARO (nella chiesa di Agrate) è un Gesù che si commuove di fronte al dolore delle sorelle Marta e Maria, ma che stimola anche le sorelle ad esprimere la loro fede. Di fronte all’”io credo” di Marta Gesù richiama alla vita Lazzaro che esce slegato come segno dell’uomo liberato dal peccato e dalla morte. Lazzaro, tornato in vita, è per noi stimolo a liberarci dalla zavorra del peccato per essere nel mondo testimoni della vitalità del Vangelo.
• GESU’ PRESENTE ALLA CENA DI BETANIA (nella chiesa di Caponago).
E’ una famiglia in festa e celebra la riconoscenza verso il Maestro che ha ridato la vita a Lazzaro e che ricompone così la famiglia.
Dire grazie, in una società dove tutto sembra “dovuto”, dove si va avanti solo perché si ha “diritto”, diventa sempre più un problema.
E’ l’umiltà e la grandezza d’animo che ci rende capaci di ringraziare.
E’ quando siamo capaci di accorgerci che tutto intorno a noi è DO-NO, che l’animo si apre a dire: “Grazie, Signore”.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 14 Marzo 2016 07:47)