A conclusione del mese di novembre e con la prospettiva dell’imminente anno giubilare della misericordia, prendo spunto da una espressione che troviamo nel salmo 38:
“Solo un soffio è ogni uomo che vive,
come ombra è l’uomo che passa:
solo un soffio che si agita,
accumula ricchezze e non sa chi le raccolga”.
Parole sagge, che, se ben comprese, ci aiutano a capire chi siamo, ma nello stesso tempo, ci stimolano a cercare sicurezza fuori di noi.
La nostra vita è labile, debole, proprio come un soffio: la bibbia dice che Dio ha creato l’uomo con la “polvere” della terra… siamo proprio un niente e, se viviamo anche tanti anni, sono poca cosa in confronto all’eternità!
Questo non per sminuirci, ma per prendere coscienza della nostra realtà!
Siamo come ombra che passa per dire che nessuna vita dura per sempre e, come si dice spesso, oggi ci siamo e domani non lo sappiamo.
Siamo come un soffio che si agita per dire che non siamo capaci di stare fermi e quindi ci agitiamo anche fin troppo, arrivando anche a rompere i rapporti umani con le persone che abbiamo intorno.
Uomini agitati, possiamo definirci noi gente del 2015, ma siamo sempre un soffio!
Siamo anche capaci di produrre ricchezza, ma a chi andrà in mano?
Quante beghe, quanti litigi, quante divisioni nascono al momento di dividere l’eredità?
Che fare?
Prendere coscienza che siamo un soffio e puntare il nostro sguardo a Gesù, che ci conosce bene e che per noi da Dio si è fatto uomo per condividere gioie e dolori, ma soprattutto per indicarci il vero senso della vita che non sta tanto nel possedere tante cose, quanto nel sentirci sempre amati, perdonati e accolti da Lui, così da diventare anche noi capaci di amare, perdonare e accogliere chi ci sta vicino.