Home Page Il "Casa di Betania" Archivio Febbraio 2014 Lettera Aperta

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Alle lavoratrici e ai lavoratori delle aziende in crisi nella Comunità Pastorale Casa di Betania

Care lavoratrici e cari lavoratori, soffriamo con voi e le vostre famiglie per le difficoltà che state affrontando a causa dell’incertezza e dell’instabilità del lavoro in cui siete o eravate occupati, consapevoli che da parecchi anni il nostro territorio sta vivendo una profonda crisi industriale; la crescita e il benessere di questa area, denominata un tempo la “Silicon Valley italiana”, stanno diventando un lontano ricordo alla luce della serie ininterrotta di imprese che chiudono o che riducono fortemente le loro unità produttive.Lettera Aperta
In questo scenario drammatico siamo convinti che la nostra Comunità Pastorale debba accogliere l’invito di Papa Francesco, quando nel recente documento Evangelii Gaudium , al paragrafo 28, esorta al rinnovamento della Parrocchia quale luogo dove stare ancora più vicino alla gente.
Se tale esortazione è condivisa, perché ci si sente a disagio?
Un disagio segnalato anche dal Cardinale Scola nella recente lettera pastorale “Il campo è il mondo”.
In essa il Cardinale pone questo interrogativo: “Perché si ha l’impressione che i cristiani che si riconoscono alla celebrazione domenicale dell’Eucarestia si ignorano nell’ambiente di lavoro?”.
Qual’é la risposta della nostra Comunità Pastorale?
Dobbiamo ammettere che di fronte al tema “lavoro”, ai suoi problemi e alle sue contraddizioni, sembriamo una Comunità Pastorale quasi assente o forse sarebbe più corretto dire neutrale, in parte estranea a quanto sta accadendo nel nostro territorio; ne è prova il fatto che la Comunità non viene considerata dai lavoratori, né dagli imprenditori e neppure dai sindacati come una famiglia in cui poter condividere la drammaticità di una chiusura o di un licenziamento.
Richiamiamo ancora l’Evangelii Gaudium al paragrafo 54 in cui Papa Francesco descrive questa situazione e, in proposito, sostiene che si è sviluppata una globalizzazione della indifferenza: “Quasi senza accorgercene, diventiamo incapaci di provare compassione dinanzi al grido di dolore degli altri, come se tutto fosse una responsabilità a noi estranea che non ci compete”.
Tali considerazioni hanno spinto i componenti della Commissione per la Pastorale Sociale della nostra Comunità ad attivarsi nel promuovere azioni di solidarietà per dare a tutti, credenti e non, un chiaro segnale di come le tre parrocchie della Casa di Betania intendono riportare le problematiche del lavoro al centro delle attenzioni pastorali.
Anche se vorremmo farlo, ci rendiamo conto di non poter risolvere i problemi apertadel vostro posto di lavoro e neppure rasserenare le incertezze del vostro futuro, ma almeno permetteteci di esprimervi la nostra vicinanza.
Esservi vicini significa innanzitutto sentirci coinvolti, stringendovi idealmente al nostro cuore e per spiegare meglio le nostre intenzioni utilizziamo nuovamente le parole illuminanti di Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium al paragrafo 269: “Gesù stesso è il modello di questa scelta evangelizzatrice che ci introduce nel cuore del popolo.
Quanto bene ci fa vederloLettera Aperta vicino a tutti! Se parlava con qualcuno, guardava i suoi occhi con una profonda attenzione piena di amore: «Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò»” (Mc 10,21”). 
Lo vediamo aperto all’incontro quando si avvicina al cieco lungo la strada (cfr Mc 10,46-52), quando mangia e beve con i peccatori (Mc 2,16), senza curarsi che lo trattino da mangione e beone (Mc 11,19). Il donarsi di Gesù sulla croce non è altro che il culmine di questo stile che ha contrassegnato tutta la sua esistenza.
Affascinati da tale modello, vogliamo inserirci a fondo nella società, condividiamo la vita con tutti, ascoltiamo le loro preoccupazioni, collaboriamo materialmente e spiritualmente nelle loro necessità, ci rallegriamo con coloro che sono nella gioia, piangiamo con quelli che piangono e ci impegniamo nella costruzione di un mondo nuovo, gomito a gomito con gli altri. Ma non come un obbligo, non come un peso che ci esaurisce, ma come una scelta personale che ci riempie di gioia e ci conferisce identità”.
Esservi vicini significa anche conoscere che cosa vi sta accadendo. Per questa ragione il giorno 11 febbraio 2014, presso l’Oratorio Sacra Famiglia di Omate abbiamo voluto dar vita a un momento di ascolto e di confronto con autorità del territorio e con un rappresentante sindacale.
Nel confermarvi la nostra vicinanza e nell’assicurarvi il desiderio e l’impegno, cioè la nostra passione, a camminare con voi sentendoci coinvolti concretamente nelle vostre preoccupazioni, vi invitiamo all’incontro e fraternamente vi salutiamo.

Don Mauro e i componenti della Commissione di Pastorale Sociale 9 febbraio 2014 Giornata della solidarietà

Contatti:
 Agrate: Segreteria Parrocchiale tel. 039 6091151. Da lunedì a venerdì dalle ore 9.30 alle ore 11.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00
 Caponago: Segreteria Parrocchiale tel. 02 95742113 Lunedì - Mercoledì - Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.00 Giovedì: dalle ore 16.00 alle ore 18.00
 Omate: S. Mariani - Responsabile commissione sociale - cell.3331744494

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