Il progetto di gemellaggio tra la nostra Comunità Pastorale e le suore Comboniane di Betania
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Bene!
L’estate è iniziata, luglio e agosto sono alle porte. Finalmente sono arrivati i due mesi dell’anno che, abitualmente, sono dedicati al riposo.
L’estate è iniziata, luglio e agosto sono alle porte. Finalmente sono arrivati i due mesi dell’anno che, abitualmente, sono dedicati al riposo.
Le normali attività della nostra Comunità rallentano e ognuno di noi è invitato a dedicare queste settimane a rigenerarsi, nel limite del possibile, tanto nel corpo quanto nello spirito.
Prima, però, di dedicarci a questo periodo di “libertà per” (come ci suggerisce il nostro Arcivescovo) vogliamo dare conto di una iniziativa lanciata durante la scorsa Quaresima e che prevediamo dovrà avere uno sviluppo concreto nel
tempo a venire.
Ricorderete che avevamo proposto come gesto di fraternità il “progetto di gemellaggio” con le suore Comboniane di Betania, il piccolo villaggio arabo a est di Gerusalemme.
L’esito di quella raccolta era stato di 1.800 euro, consegnati nello scorso mese di Aprile insieme ad una lettera di don Mauro che presentava la nostra proposta.
Nel mese di maggio abbiamo ricevuto la bella risposta che vi invitiamo a leggere.
Ora, se vi state chiedendo il perché di questo gemellaggio, la risposta è semplice: la nostra Comunità Pastorale ha scelto di portare il nome della casa di Marta, Maria e Lazzaro, luogo nel quale Gesù amava tornare quando voleva
godere di momenti di familiare intimità in un clima di sincera amicizia fraterna.
Ci piace pensare che Gesù abbia trovato accoglienza, conforto, sollievo e sostegno proprio in quella casa, proprio a Betania, proprio come trovano oggi accoglienza e sostegno i bambini della scuola materna, le donne in cerca
di aiuto, i beduini del deserto che necessitano di assistenza sanitaria, i molti pellegrini che ogni anno fanno sosta presso le Suore comboniane che noi vogliamo sostenere.
È un ponte che unisce la nostra Comunità con questa coraggiosa comunità, inserita in un contesto di massima instabilità politica e nell’intricato conflitto arabo-israeliano.
La Casa di Betania è un luogo di amicizia e di pace che vive all’ombra del Muro di sicurezza che tanto segna la vita degli abitanti e separa la comunità dal villaggio.
Noi vogliamo essere, attraverso di loro e con loro, Casa di Betania non solo di nome ma concreto segno dei valori di ascolto della Parola, di accoglienza e di servizio che caratterizzano oggi come allora ogni casa dove vivono gli amici
di Gesù.
È un impegno che stiamo prendendo anche per il futuro, è per questo che vi invitiamo a non chiudere la porta del cuore alla Casa di Betania e a seguire lo sviluppo che questa neonata amicizia
Donata Leone Ornago,
a nome del comitato per il gemellaggio
Ultimo aggiornamento (Venerdì 20 Settembre 2013 10:01)
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