Parole d’estate
“Cari amici, voi siete fortunati perché nelle vostre parrocchie ci sono gli oratori, un grande dono della Diocesi di Milano.
L’oratorio, come dice la parola, è un luogo dove si prega, ma anche dove si sta insieme nella gioia della fede, si fa catechesi, si gioca, si organizzano attività di servizio e di altro genere, si impara a vivere, direi.
Siate frequentatori assidui del vostro oratorio, per maturare sempre più nella conoscenza e nella sequela del Signore!”
Queste parole straordinarie, che papa Benedetto XVI ha pronunciato lo scorso 2 giugno allo stadio san Siro, ci aiutano a comprendere il valore insostituibile degli oratori, soprattutto nel periodo estivo.
D’estate i nostri tre oratori si riempiono di ragazzi e adolescenti, attratti dalla possibilità di vivere un’esperienza di gioco semplice e spontanea.
Non è da escludere che tante famiglie scelgano l’oratorio perché più accessibile dal punto di vista economico.
Ma è certo che non sono pochi i ragazzi che attendono l’estate per poter tornare in oratorio con i propri amici.
Passpartù è il tema che la Diocesi di Milano ha proposto per l’oratorio estivo 2012.
È un oratorio fatto di parole quello che i ragazzi delle nostre parrocchie stanno vivendo quest’anno.
Le parole saranno la chiave di accesso per dimostrare che le persone non sono fatte per essere sole, rimanere mute e chiudersi in se stesse ma per aprirsi all’incontro con l’altro e scoprire che ogni uomo o donna desidera un «Tu» per cui vale la pena vivere.
Le parole svelano l’interesse verso l’altro – nel bene e nel male – e sono un «passaggio» che inevitabilmente crea un contatto.
Anche quest’anno un piccolo esercito di ragazzi ci invade.
Sono circa 1000 persone – dal più piccolo bambino di prima elementare, all’ultimo volontario delle pulizie serali – quelle che abitano i nostri tre oratori durante il tempo estivo.
Sono loro i protagonisti di questa straordinaria maratona educativa di cui ogni anno facciamo nuova esperienza.
Questa è l’occasione in cui possiamo dire alcuni grazie importanti.
Grazie innanzitutto ai ragazzi, che rendono viva e vivace la nostra Comunità: essi sono il dono più grande che Dio mette nelle nostre mani.
Sono l’appello concreto a fare della nostra Comunità un luogo in cui non ci si chiude mai su se stessi, ma ci si apre all’accoglienza e alla responsabilità.
Grazie a tutte le famiglie che danno fiducia all’oratorio e credono fermamente alla proposta educativa della Chiesa.
Grazie alla schiera di adolescenti che ogni estate si assumono il compito delicato di essere animatori nei nostri tre oratori: senza di loro non potremmo fare nulla!
Grazie a tutti i volontari e i collaboratori, giovani e adulti, che con la loro generosità commovente sostengono l’attività educativa delle nostre Comunità.
La forza di un oratorio non si calcola dal numero dei clienti.
Quanto dall’investimento che la Comunità fa in esso.
Da quanto la Comunità ci crede e si gioca in esso.
Per questo c’è bisogno veramente della mano di tutti.
Quella dell’oratorio è la partita più importante che dobbiamo giocare.
Ma l’attività educativa non si limita all’oratorio estivo.
A partire da domenica 8 luglio si parte per la Koinè a Marilleva.
I primi a partire saranno i ragazzi di 4/5 elementare.
Sarà poi il turno dei ragazzi delle medie.
Per finire con gli ado il 5 di agosto.
Infine, la vacanza giovani in Puglia, sulle orme di don Tonino Bello.
Per concludere lasciamo la parola al nostro Cardinale Angelo Scola, che pochi giorni fa ci ha lasciato queste parole belle sulla vita dell’oratorio.
“Mi pare che l’oratorio estivo sia uno degli elementi attraverso il quale possiamo affrontare il travaglio e la crisi in cui siamo immersi, con più fiducia.
Vedere la serenità e la gioia dei più piccoli, l’impegno formativo degli animatori, osservare l’intelligenza di chi li guida e li orienta, ci fa comprendere che esistono tante risorse per il futuro.”
Don Stefano
L’oratorio, come dice la parola, è un luogo dove si prega, ma anche dove si sta insieme nella gioia della fede, si fa catechesi, si gioca, si organizzano attività di servizio e di altro genere, si impara a vivere, direi.
Siate frequentatori assidui del vostro oratorio, per maturare sempre più nella conoscenza e nella sequela del Signore!”
Queste parole straordinarie, che papa Benedetto XVI ha pronunciato lo scorso 2 giugno allo stadio san Siro, ci aiutano a comprendere il valore insostituibile degli oratori, soprattutto nel periodo estivo.
D’estate i nostri tre oratori si riempiono di ragazzi e adolescenti, attratti dalla possibilità di vivere un’esperienza di gioco semplice e spontanea.
Non è da escludere che tante famiglie scelgano l’oratorio perché più accessibile dal punto di vista economico.
Ma è certo che non sono pochi i ragazzi che attendono l’estate per poter tornare in oratorio con i propri amici.
Passpartù è il tema che la Diocesi di Milano ha proposto per l’oratorio estivo 2012.
È un oratorio fatto di parole quello che i ragazzi delle nostre parrocchie stanno vivendo quest’anno.
Le parole saranno la chiave di accesso per dimostrare che le persone non sono fatte per essere sole, rimanere mute e chiudersi in se stesse ma per aprirsi all’incontro con l’altro e scoprire che ogni uomo o donna desidera un «Tu» per cui vale la pena vivere.
Le parole svelano l’interesse verso l’altro – nel bene e nel male – e sono un «passaggio» che inevitabilmente crea un contatto.
Anche quest’anno un piccolo esercito di ragazzi ci invade.
Sono circa 1000 persone – dal più piccolo bambino di prima elementare, all’ultimo volontario delle pulizie serali – quelle che abitano i nostri tre oratori durante il tempo estivo.
Sono loro i protagonisti di questa straordinaria maratona educativa di cui ogni anno facciamo nuova esperienza.
Questa è l’occasione in cui possiamo dire alcuni grazie importanti.
Grazie innanzitutto ai ragazzi, che rendono viva e vivace la nostra Comunità: essi sono il dono più grande che Dio mette nelle nostre mani.
Sono l’appello concreto a fare della nostra Comunità un luogo in cui non ci si chiude mai su se stessi, ma ci si apre all’accoglienza e alla responsabilità.
Grazie a tutte le famiglie che danno fiducia all’oratorio e credono fermamente alla proposta educativa della Chiesa.
Grazie alla schiera di adolescenti che ogni estate si assumono il compito delicato di essere animatori nei nostri tre oratori: senza di loro non potremmo fare nulla!
Grazie a tutti i volontari e i collaboratori, giovani e adulti, che con la loro generosità commovente sostengono l’attività educativa delle nostre Comunità.
La forza di un oratorio non si calcola dal numero dei clienti.
Quanto dall’investimento che la Comunità fa in esso.
Da quanto la Comunità ci crede e si gioca in esso.
Per questo c’è bisogno veramente della mano di tutti.
Quella dell’oratorio è la partita più importante che dobbiamo giocare.
Ma l’attività educativa non si limita all’oratorio estivo.
A partire da domenica 8 luglio si parte per la Koinè a Marilleva.
I primi a partire saranno i ragazzi di 4/5 elementare.
Sarà poi il turno dei ragazzi delle medie.
Per finire con gli ado il 5 di agosto.
Infine, la vacanza giovani in Puglia, sulle orme di don Tonino Bello.
Per concludere lasciamo la parola al nostro Cardinale Angelo Scola, che pochi giorni fa ci ha lasciato queste parole belle sulla vita dell’oratorio.
“Mi pare che l’oratorio estivo sia uno degli elementi attraverso il quale possiamo affrontare il travaglio e la crisi in cui siamo immersi, con più fiducia.
Vedere la serenità e la gioia dei più piccoli, l’impegno formativo degli animatori, osservare l’intelligenza di chi li guida e li orienta, ci fa comprendere che esistono tante risorse per il futuro.”
Don Stefano
Ultimo aggiornamento (Lunedì 23 Luglio 2012 06:14)