La Famiglia
L’occasione del VII INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE ci offre l’opportunità di puntare l’attenzione sulla famiglia, così indispensabile ma spesso trascurata dalle organizzazioni sociali.
Sentirsi in famiglia penso sia uno dei sentimenti più cari al cuore di ogni essere umano nel senso che si nasce in una famiglia, si muovono i primi passi in una famiglia si è consolati e valutati in una famiglia, come l’ambiente naturale di vita.
Ad un certo punto della vita, la propria famiglia però diventa un ambito ristretto, e si punta lo sguardo al di fuori di essa, si coltivano interessi ed amicizie fino ad arrivare a voler condividere la propria esperienza di vita con un’altra persona e pian piano si forma così una nuova famiglia. Nonostante i colpi bassi che le famiglie ricevono, oggi in modo particolare, esse resistono nel tempo e alle intemperie!
Perché la chiesa allora organizza questi incontri mondiali delle famiglie?
Anzitutto per mostrare al mondo che la famiglia c’è! Che ci sono ancora tante persone giovani e meno che credono nel valore del vincolo matrimoniale, che non è un peso insopportabile ma un modo per rendere la vita interessante e utile.
Quest’anno poi, dato che il tema è La Famiglia: il lavoro e la festa, è un ulteriore stimolo a ripensare la vita famigliare nella situazione attuale di crisi e di difficoltà. Là dove ci sono disoccupazione, licenziamenti, cassa integrazione, la vita famigliare è fortemente compromessa, ma ci sono anche tante altre famiglie che sono messe un po’ meglio e tocca a queste dare una mano in uno spirito di solidarietà.
Là dove ci sono disunione, litigi, violenze, purtroppo non si cresce bene e a farne le spese sono proprio i più piccoli; qui tocca alle famiglie più serene farsi vicine!
Là dove c’è sofferenza, spesso si è impreparati a condividere l’esperienza della malattia e ci si sente impotenti e a volte anche soli; qui tocca alle famiglie più vicine essere compagne in questa esperienza condividendo, nel silenzio e nella vicinanza, i momenti di dolore.
Anche la parrocchia è una famiglia di famiglie, ecco perché in questo numero del “Casa di Betania” abbiamo riportato alcune voci che esprimono la gioia e l’impegno delle famiglie dentro la comunità. Famiglia sii te stessa, riconosci i tuoi valori e non avere paura di farli trasparire.
Don Mauro
Sentirsi in famiglia penso sia uno dei sentimenti più cari al cuore di ogni essere umano nel senso che si nasce in una famiglia, si muovono i primi passi in una famiglia si è consolati e valutati in una famiglia, come l’ambiente naturale di vita.
Ad un certo punto della vita, la propria famiglia però diventa un ambito ristretto, e si punta lo sguardo al di fuori di essa, si coltivano interessi ed amicizie fino ad arrivare a voler condividere la propria esperienza di vita con un’altra persona e pian piano si forma così una nuova famiglia. Nonostante i colpi bassi che le famiglie ricevono, oggi in modo particolare, esse resistono nel tempo e alle intemperie!
Perché la chiesa allora organizza questi incontri mondiali delle famiglie?
Anzitutto per mostrare al mondo che la famiglia c’è! Che ci sono ancora tante persone giovani e meno che credono nel valore del vincolo matrimoniale, che non è un peso insopportabile ma un modo per rendere la vita interessante e utile.
Quest’anno poi, dato che il tema è La Famiglia: il lavoro e la festa, è un ulteriore stimolo a ripensare la vita famigliare nella situazione attuale di crisi e di difficoltà. Là dove ci sono disoccupazione, licenziamenti, cassa integrazione, la vita famigliare è fortemente compromessa, ma ci sono anche tante altre famiglie che sono messe un po’ meglio e tocca a queste dare una mano in uno spirito di solidarietà.
Là dove ci sono disunione, litigi, violenze, purtroppo non si cresce bene e a farne le spese sono proprio i più piccoli; qui tocca alle famiglie più serene farsi vicine!
Là dove c’è sofferenza, spesso si è impreparati a condividere l’esperienza della malattia e ci si sente impotenti e a volte anche soli; qui tocca alle famiglie più vicine essere compagne in questa esperienza condividendo, nel silenzio e nella vicinanza, i momenti di dolore.
Anche la parrocchia è una famiglia di famiglie, ecco perché in questo numero del “Casa di Betania” abbiamo riportato alcune voci che esprimono la gioia e l’impegno delle famiglie dentro la comunità. Famiglia sii te stessa, riconosci i tuoi valori e non avere paura di farli trasparire.
Don Mauro
Ultimo aggiornamento (Venerdì 04 Maggio 2012 10:05)