Un Viaggio Oltre i Confini
“Andiamo oltre i confini, per superarli!” è stato lo slogan che ci ha accompagnato in quei quattro giorni (2-5 gennaio) di nuove amicizie, condivisione e tanta cultura. Un gruppo fresco, rinforzato anche dalla presenza di alcuni ragazzi più giovani della nostra comunità che hanno condiviso con noi la bellezza di un’esperienza di gruppo.
Il viaggio è cominciato con la visita alla basilica di Aquileia e al suo battistero, centri vitali e splendido esempio di costruzioni cristiane al tempo romano, per poi continuare con la visita alla città-fortezza di Palmanova, tipica per la sua pianta geometrica a forma di stella (e a noi ormai nota per un inaspettato presepio in movimento all’interno del duomo, nel cuore della città).
È iniziato a farsi buio (anche nel vero senso della parola) solo ai piedi della suggestiva e monumentale scalinata di Redipuglia, sacrario militare che custodisce le salme di oltre 100.000 caduti della Grande Guerra.
Quel silenzio e quel raccoglimento per la tragedia della guerra, e in particolare per quella delle foibe, si è fatto sempre più vivo e concreto davanti a noi: la risiera di San Sabba e la foiba di Basovizza sono state tappe fondamentali del nostro viaggio e spunti di riflessione anche per la preghiera personale nel momento di adorazione comunitaria della stessa sera.
Alcune testimonianze video ci hanno congelato gli animi, riportandoci alla mente quello scenario tragico di morte e persecuzione contro degli innocenti.
Il giorno successivo non ci siamo fatti mancare del tempo per rilassare corpo e spirito: una giornata decisamente più leggera e turistica in Slovenia alle grotte di Postumia (special guest: Proteus).
E ancora le passeggiate per le vie di Trieste, il porto Canal Grande, Piazza Unità d’Italia, il vero centro della città che si apre direttamente sul mare e la Cattedrale di San Giusto, punto più elevato di Trieste da cui si gode un panorama (e un tramonto!) stupendo. Infine, facendo tappa a Bardolino e improvvisando una cena qua e là, siamo arrivati a Verona, ultima meta del nostro breve ma intenso viaggio.
Il nostro itinerario si è concentrato inizialmente alla visita delle 4 chiese principali della città (San Zeno, Sant’Anastasia, San Fermo e il Duomo) per poi continuare attraverso i luoghi simbolo di Verona: l’imponente Arena, la casa di Giulietta, la gremita Piazza delle Erbe e molto altro.
Insomma, un viaggio che ci ha fatto attraversare non solo fisicamente dei confini geografici, ma ci ha insegnato soprattutto a superare i confini sicuri delle nostre relazioni e delle paure, quelli che spesso ci costruiamo con la libertà e le scelte di ogni giorno, per scoprire che «essere per gli altri è bello.
Tutto ciò è preceduto dall’incontro con Gesù Cristo, un incontro che accende in noi l’amore per Dio e per gli altri e ci libera dalla ricerca del nostro proprio “io”».[Benedetto XVI]
Cristina Porta