Servi per Amore
Una serie di incontri per chi è impegnato nel servizio nella chiesa locale.
Venerdì 18 novembre ha preso il via il cammino “Servi per Amore - Educazione al servizio”.
Si tratta di una serie di tre incontri promossi dal settore adulti di Azione Cattolica della nostra Comunità Pastorale, pensati per chi è impegnato nel servizio nella Chiesa e vuole riscoprire la bellezza della gratuità.
Il primo incontro, dal titolo “Perché servire?”, ha avuto luogo a Omate e ha visto la partecipazione di un centinaio di persone.
Abbiamo lasciato che a guidare la nostra riflessione fosse la Parola di Dio e ci ha aiutato in questo compito Gianluigi Pizzi, vicepresidente diocesano di AC, commentando il brano scelto per l’occasione: la lavanda dei piedi (Gv 13, 1-20).
La figura di Gesù, maestro e servo dei propri discepoli, è stata messa al centro e ciascuno ha potuto così confrontare con essa il proprio modo di essere a servizio della Chiesa.
Sono forse parole grandi, ma che hanno trovato un risvolto concreto nella vita di ognuna delle persone presenti, e portatrici del proprio impegno specifico: catechista, addetto alle pulizie, educatore, addetto al bar dell’oratorio... tanti volti e tante
realtà con un unico obiettivo comune.
Sono molte le domande emerse dall’intervento di Gianluigi Pizzi che ci hanno stimolato: partendo dal gesto del lavare i piedi ai discepoli come testimonianza di Gesù, ci siamo chiesti quale sia il nostro volto e quale sguardo
abbiamo verso gli altri nello svolgimento del servizio.
Uno sguardo amico, segno di un agire dettato dall’amore gratuito?
Oppure uno sguardo tiepido, indifferente a chi ci sta intorno?
O ancora, uno sguardo stanco, un volto di chi si lascia trascinare da tempo dall’abitudine senza cercare di scovarvi qualcosa di nuovo?
Il volto e lo sguardo di Gesù sono il metro con cui misurare la bontà del nostro servizio.
Sono la fotografia da appendere nella camera del nostro cuore, in modo da tenerla sempre davanti a sé: se facciamo nostro il volto di Gesù, se ci impegniamo per essere a Sua immagine, non ci sentiamo soli, non siamo abbandonati, siamo nella Chiesa.
L’incontro è proseguito poi con un lavoro a gruppi, coordinati dai soci di Azione Cattolica.
Si è quindi potuto condividere con altre persone ciò che la Parola e la riflessione avevano suggerito.
Il momento finale, di nuovo tutti insieme, ha riportato al centro la Parola di Dio, con la preghiera del salmo 99 e un canto.
Il prossimo appuntamento, sempre con le stesse modalità e lo stesso relatore, sarà il giorno 20 gennaio 2012 a Caponago, alle ore 21:00.
Il tema “Come servire?” sarà trattato partendo da Mt 10, 1-10: “...gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.”
Matteo Torricelli
Venerdì 18 novembre ha preso il via il cammino “Servi per Amore - Educazione al servizio”.
Si tratta di una serie di tre incontri promossi dal settore adulti di Azione Cattolica della nostra Comunità Pastorale, pensati per chi è impegnato nel servizio nella Chiesa e vuole riscoprire la bellezza della gratuità.
Il primo incontro, dal titolo “Perché servire?”, ha avuto luogo a Omate e ha visto la partecipazione di un centinaio di persone.
Abbiamo lasciato che a guidare la nostra riflessione fosse la Parola di Dio e ci ha aiutato in questo compito Gianluigi Pizzi, vicepresidente diocesano di AC, commentando il brano scelto per l’occasione: la lavanda dei piedi (Gv 13, 1-20).
La figura di Gesù, maestro e servo dei propri discepoli, è stata messa al centro e ciascuno ha potuto così confrontare con essa il proprio modo di essere a servizio della Chiesa.
Sono forse parole grandi, ma che hanno trovato un risvolto concreto nella vita di ognuna delle persone presenti, e portatrici del proprio impegno specifico: catechista, addetto alle pulizie, educatore, addetto al bar dell’oratorio... tanti volti e tante
realtà con un unico obiettivo comune.
Sono molte le domande emerse dall’intervento di Gianluigi Pizzi che ci hanno stimolato: partendo dal gesto del lavare i piedi ai discepoli come testimonianza di Gesù, ci siamo chiesti quale sia il nostro volto e quale sguardo
abbiamo verso gli altri nello svolgimento del servizio.
Uno sguardo amico, segno di un agire dettato dall’amore gratuito?
Oppure uno sguardo tiepido, indifferente a chi ci sta intorno?
O ancora, uno sguardo stanco, un volto di chi si lascia trascinare da tempo dall’abitudine senza cercare di scovarvi qualcosa di nuovo?
Il volto e lo sguardo di Gesù sono il metro con cui misurare la bontà del nostro servizio.
Sono la fotografia da appendere nella camera del nostro cuore, in modo da tenerla sempre davanti a sé: se facciamo nostro il volto di Gesù, se ci impegniamo per essere a Sua immagine, non ci sentiamo soli, non siamo abbandonati, siamo nella Chiesa.
L’incontro è proseguito poi con un lavoro a gruppi, coordinati dai soci di Azione Cattolica.
Si è quindi potuto condividere con altre persone ciò che la Parola e la riflessione avevano suggerito.
Il momento finale, di nuovo tutti insieme, ha riportato al centro la Parola di Dio, con la preghiera del salmo 99 e un canto.
Il prossimo appuntamento, sempre con le stesse modalità e lo stesso relatore, sarà il giorno 20 gennaio 2012 a Caponago, alle ore 21:00.
Il tema “Come servire?” sarà trattato partendo da Mt 10, 1-10: “...gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.”
Matteo Torricelli