Le Vacanze Estive a Gandellino
Una parola greca il cui significato è “comunità”, “affinità”, “fratellanza”.
Una parola che è stata il tema centrale dell’esperienza organizzata dalle parrocchie di Agrate, Omate e Caponago presso Villa Padri Barnabiti a Gandellino, in provincia di Bergamo.
L’esperienza è stata suddivisa in tre turni: il primo, tenutosi dal 10 al 18 luglio, ha interessato le ragazze delle medie; il secondo, dal 18 al 26 dello stesso mese, ha coinvolto i ragazzi delle medie; il terzo ed ultimo turno, invece, ha visto come protagonisti gli adolescenti di 1/2/3 superiore, dal 26 luglio al 4 agosto.
La casa è stata autonomamente gestita dall’oratorio e i ragazzi hanno imparato ad affrontare con responsabilità i loro compiti, collaborando nello svolgimento delle varie attività (organizzazione co¬lazione, pranzo, cena, pulizie, riordino stanze, ecc.) e rendendo piacevole la convivenza.
La vacanza è stata un’ esperienza di condivisione nel gioco, nel divertimento e nella preghiera, spesso a contatto con la natura. Le camminate in montagna, anche se faticose, sono state apprezzate da tutti, e sono state un mezzo di confronto con se stessi, di divertimento, di gioco, di ammirazione della natura.
È stata un esperienza divertente e felice, ma anche di una straordinaria profondità spirituale.
I tanti e simpatici educatori e il sacerdote hanno realizzato con impegno percorsi di preghiera e hanno fornito molti spunti di riflessione e momenti di confronto che sono indispensabili nella crescita di chiunque. Hanno permesso e affrontato discussioni su tematiche importanti, moderne, ed estremamente comuni, quali amore, amicizia e fede.
La vacanza è stata un’ ottima occasione per avvicinare tre realtà differenti come quella caponaghese e agratese/omatese.
In tutti e tre i gruppi di vacanza la sensazione percepita è che tutti i ragazzi abbiano trovato un’armonia sia nella socializzazione e nella collaborazione, ma soprattutto nell’ambito del rispetto reciproco e di ciò che realmente è l’insegnamento di Dio e dell’importanza del momento di preghiera.
Avere intrapreso questo breve cammino tutti insieme ha fatto si che ogni ragazzo abbia capito la profondità di ciò che è il vero significato dello stare insieme, del condividere le piccole cose e dell’adattarsi a qualsiasi situazione, come per esempio la dura camminata verso il rifugio Curò a Valbondione.
Questa vacanza ha fortificato il carattere di chiunque, ma soprattutto l’anima.
Ogni ragazzo deve far tesoro di ciò che ha appreso vivendo questa esperienza e tenersi ben stretti i ricordi e le amicizie che sono nate in questi giorni, arricchendo notevolmente il proprio bagaglio.
Un ringraziamento particolare a don Stefano, agli animatori, ai genitori e a tutti coloro che ci hanno regalato questa vacanza.
Andrea Dorizza
Caponago
Ultimo aggiornamento (Lunedì 05 Settembre 2011 07:29)