È lo slogan del XXV Congresso Eucaristico Nazionale che si svolge ad Ancona dal 3 all’11 settembre.
 “Da chi andremo?” è la domanda retorica che Pietro rivolge a Gesù a nome dei discepoli e ha già anche la risposta pronta: “da nessuna parte, perché Tu hai parole di vita eterna”.
E noi dove andremo? Coi tempi che stiamo vivendo sembra davvero difficile imboccare la strada giusta.
Vediamo, per esempio, la difficoltà a risolvere politicamente i problemi dell’economia: ciascuno pensa di avere la sua ricetta tirando la coperta verso di sé, ma chi si sente scoperto reclama e non ci sta…
Dove andremo?
Certamente questo tempo difficile, che ci mette alla prova, può diventare anche un buon motivo per ripensare a come stiamo vivendo, a come usiamo le risorse, a come è il nostro rapporto con il denaro…
È chiaro che non è sufficiente scrollare la testa e unirsi al coro di chi si lamenta e basta, e nemmeno è giusto alzare le spalle e vivere come se tutto questo non ci interessasse, perché abbiamo le spalle al sicuro o qualcosa ancora in banca.
Occorre che tutti usino il cervello, il cuore e la propria volontà cercando di agire “saggiamente” (secondo la sapienza che non è solo frutto del nostro impegno, ma anche della collaborazione con la luce e la verità che vengono dal Signore - Tu hai parole di vita eterna!)
Certamente nessuno di noi, personalmente, può risolvere i problemi del mondo, però darci da fare nella propria famiglia a condurre una vita onesta, sobria, solidale e illuminata dalla Parola del Signore, questo sì lo possiamo fare! In questo mese di settembre c’è anche un altro avvenimento che ci interpella: l’arrivo del nuovo Arcivescovo di Milano e della Diocesi milanese, il Cardinale Angelo Scola.
 Anche qui: “Dove andremo?”
Certamente gli andremo incontro ad accoglierlo domenica 25 settembre quando farà ufficialmente il suo ingresso in Diocesi, ma poi ci metteremo con buona volontà sui suoi passi.
Noi credenti vediamo in lui il Pastore che, nel nome di Gesù, è stato designato per il gregge di Cristo che vive qui in diocesi di Milano.
Al di là di tutto quello che è stato detto di lui, delle varie supposizioni, del suo modo di essere… a noi interessa vedere in lui il Segno dell’autorevolezza di Gesù che ci giuda a vivere in pienezza e verità il Vangelo, e questo cercheremo di fare! In settembre c’è anche la ripresa della vita negli Oratori con le relative feste di apertura.
“Da chi andremo?” è la domanda che ragazzi e giovani, penso, porgono oggi agli adulti: che mondo ci state consegnando? Qual’è lo scotto che dobbiamo pagare? Sento tanti nonni preoccupati per il futuro dei nipoti, ma vedo anche tanta incertezza sul volto e nel cuore dei giovani. La Giornata Mondiale della Gioventù, che si è svolta a Madrid e alla quale hanno parteci¬pato anche i giovani della nostra Comunità, pare che abbia dato qualche risposta:
• non abbiate paura
• non abbiate vergogna di essere cristiani
Non è facile per nessuno e neanche per i giovani, ma è da loro che ci aspettiamo quell’entusiasmo, quel coraggio che li porte¬rà senz’altro a tenere alto il gusto della vita e a lottare con costanza perché la giustizia e la fraternità tornino ad essere i binari su cui far scorrere la vita di tutti.

don Mauro