Anche quest’anno il cineforum del Cineteatro Duse (tutti i giovedì, ore 21.00) ci accompagna durante l’Avvento presentando cinque film, una piccola rassegna di storie dallo spirito drammatico ma capaci anche, alle volte, di strappare un sorriso.
Un cineforum senza un vero e proprio tema portante, piuttosto una parabola che tocca infiniti punti che riuniti danno la sensazione di raccontare le questioni più complesse, ma per questo più importanti, di questi nostri tempi: l’emarginazione e la malattia, la maternità, il rapporto con Dio, l’amore messo alla prova, il desiderio di evasione da una realtà che costringe.
Abbiamo cominciato il 2 Dicembre con “La pecora nera” di Ascanio Celestini, una storia agrodolce che racconta in modo molto convincente il disagio di chi è considerato “matto”.
Il 9 Dicembre è la volta del francese Francois Ozon con “Il rifugio”, un film del 2009 che si concentra sulla difficile maternità di una ragazza rimasta sola.
Torniamo in Italia il 16 Dicembre con l’ultimo film di Pupi Avati “Una sconfinata giovinezza”, che sullo sfondo di una profonda storia d’amore mostra il dolore dell’Alzheimer.
Per Natale invece, il 23 Dicembre, ci spostiamo in Iran per conoscere “I gatti persiani”, acclamato film del 2009, diretto da Bahman Ghobadi, sul coraggio di due giovani amici che, usciti dal carcere, cercano di formare una rock band “sfidando” l’opprimente stato di regime.
Spingendoci un po’ oltre l’Avvento, si conclude il 6 Gennaio con un film osannato a Cannes 2010 e premiato col Grand Prix della Giuria: “Uomini di Dio”, del francese Xavier Beauvois, la vera storia di sette monaci uccisi da un attentato terroristico in Algeria nel 1996 durante la guerra civile, un film importante che ricorda che le guerre, per un Dio, non si dovrebbero mai combattere.

Buon Natale e buon cinema a tutti.

Francesco Villa