Nella scorsa Quaresima abbiamo presentato alla Comunità il caso di un bambino di nazionalità senegalese affetto da un difetto cardiaco debilitante per il quale ci saremmo impegnati in una raccolta straordinaria di fondi per sostenere le spese di viaggio in Italia (insieme alla mamma) in vista di un intervento chirurgico (raccolti 1.700€).
Ebbene, siamo oggi arrivati alla felice conclusione di questa vicenda con la ripartenza del bimbo, dopo circa tre mesi di permanenza in Italia e due interventi chirurgici eseguiti presso due strutture ospedaliere dell’area di Milano
In Italia dallo scorso fine marzo, dopo i primi esami clinici di verifica della patologia e la conferma di un problema cardiaco leggermente diverso da quello diagnosticato, grazie alla sovvenzione della regione Lombardia si è proceduto al ricovero del bimbo presso l’ospedale di San Donato Milanese e all’intervento cardiochirurgico, conclusosi positivamente nel mese di aprile.
Un secondo intervento si è poi reso necessario per un problema urologico riscontrato durante i primi esami clinici.
Grazie all’interessamento di alcuni volontari è stato possibile procedere con un nuovo ricovero presso l’ospedale San Raffaele di Milano, che si è fatto anche carico dei costi associati, dove è avvenuto l’intervento chirurgico (parzialmente risolutivo).
L’ospitalità di mamma e bimbo sono stati assicurati dall’associazione Cuore Fratello, vera artefice di tutta l’iniziativa (www.cuorefratello.org). Questa associazione abbraccia la causa del diritto alla salute dei più deboli e si impegna a garantire tale diritto anzitutto ai bambini, con particolare attenzione a quelli cardiopatici dei Paesi in via di sviluppo.
Grazie alla loro competenza ed esperienza è stato possibile sviluppare una fattiva collaborazione di più soggetti ed è stato possibile offrire una chance di guarigione al bimbo, permettendoci nel contempo di sperimentare e concretizzare quello spirito di solidarietà e condivisione, nonché di particolare attenzione ai più bisognosi cui ci richiama continuamente il Vangelo che sentiamo annunciare ogni domenica.
Un’esperienza che ha permesso alla nostra Comunità di aprire ed allargare lo sguardo sull’altro, per riconoscere nella persona che soffre e ha bisogno, sia anche di razza e religione diversa dalla nostra, lo sguardo di Cristo, che chiede il nostro aiuto.
Estendiamo volentieri a tutti il grazie espresso dal papà e dalla mamma del bambino, un grazie che ha saputo cogliere la generosità e l’affetto che speriamo anche in futuro possano sempre contraddistinguere la nostra Comunità.

Valerio Villa e i volontari del centro di ascolto