Agrate : dall’oratorio al Perù
Il torneo di calcio dell’età rinnova la sua proposta di volontariato internazionale
Il torneo delle età è sicuramente vivo nella memoria di gran parte dei giovani agratesi, legati e non alla cultura oratoriana, ma probabilmente non è altrettanto “tangibile” dagli altri gruppi della comunità pastorale.
Ci piace, pertanto, l’idea di rispolverare qualche aneddoto, e raccontare qualcosa di più questa bella realtà locale.
Difficile, innanzitutto, risalire alla prima volta della manifestazione calcistica, tuttavia - dopo aver interpellato qualche veterano del torneo delle età - possiamo ricondurre la genesi dell’evento ai primissimi anni Ottanta: sono dunque passati su per giù trent’anni dal fischio d’inizio della prima partita.
All’epoca gli scontri erano fra ragazzini del ‘65 e ragazzotti del ‘55 (l’anno di nascita di “Spillo” Altobelli!); in serie A giocavano Pistoiese e Cesena, e i risultati venivano commentati da leggende come Ameri e Ciotti.
Oggi siamo passati ai ragazzini del ‘95 e ai ragazzotti dell’85; in seria A ci sono Chievo e Siena (fino a un paio di mesi fa), le telecronache le fanno Gianluca Rossi e Marcello Chirico.
Per tanti anni è filato tutto liscio, seguendo regole ben precise: ogni squadra doveva essere composta da sette giocatori della stessa età, più le riserve, unica eccezione un “fuori quota” per squadra che può avere un’età diversa o non essere residente ad Agrate; tutte le partite dovevano essere disputate presso il campo a sette dell’oratorio di via Savio.
Poi, però, durante i primi anni Duemila ci si è dimenticati di questa bella iniziativa.
Fino al 2006, quando un gruppo di giovani, in seguito a importanti esperienze di volontariato in Paesi stranieri, ha pensato di riportare in auge il “vecchio” torneo dell’età.
Con uno scopo ben preciso: raccogliere fondi per le popolazioni terzomondiste.
La riproposta del torneo dell’età, seguendo alla lettera i dictat organizzativi delle precedenti edizioni, s’è rivelata un successo e oggi, dopo cinque anni dalla ripresa, possiamo ritenerci davvero soddisfatti del nostro lavoro.
In questi anni abbiamo raccolto più di 20mila euro, portando il nostro contributo un po’ in tutto il mondo: Uganda (2006), Thailandia (2007), Brasile (2008), Isole Salomone (2009).
Abbiamo così saputo coniugare il nostro divertimento (e quello degli spettatori) alla volontà concreta di far del bene a chi ha i nostri stessi sogni, ma a differenza di noi, rischia di non poterli mai esaudire.
Quest’anno - grazie alla partecipazione di diciassette squadre e circa 200 giovani - devolveremo il ricavato del torneo dell’età agli abitanti di Nana, un paesino del Perù: in cantiere c’è la realizzazione di un ospedale materno-infantile.
Seguiremo durante l’anno lo sviluppo del progetto, così da presentarlo l’anno prossimo in occasione della nuova edizione calcistica estiva.
Un grazie sincero a tutte le persone che con il loro impegno ci consentono di andare avanti per questa strada.
Mario Alba e lo staff del torneo dell’età
Il torneo delle età è sicuramente vivo nella memoria di gran parte dei giovani agratesi, legati e non alla cultura oratoriana, ma probabilmente non è altrettanto “tangibile” dagli altri gruppi della comunità pastorale.
Ci piace, pertanto, l’idea di rispolverare qualche aneddoto, e raccontare qualcosa di più questa bella realtà locale.
Difficile, innanzitutto, risalire alla prima volta della manifestazione calcistica, tuttavia - dopo aver interpellato qualche veterano del torneo delle età - possiamo ricondurre la genesi dell’evento ai primissimi anni Ottanta: sono dunque passati su per giù trent’anni dal fischio d’inizio della prima partita.
All’epoca gli scontri erano fra ragazzini del ‘65 e ragazzotti del ‘55 (l’anno di nascita di “Spillo” Altobelli!); in serie A giocavano Pistoiese e Cesena, e i risultati venivano commentati da leggende come Ameri e Ciotti.
Oggi siamo passati ai ragazzini del ‘95 e ai ragazzotti dell’85; in seria A ci sono Chievo e Siena (fino a un paio di mesi fa), le telecronache le fanno Gianluca Rossi e Marcello Chirico.
Per tanti anni è filato tutto liscio, seguendo regole ben precise: ogni squadra doveva essere composta da sette giocatori della stessa età, più le riserve, unica eccezione un “fuori quota” per squadra che può avere un’età diversa o non essere residente ad Agrate; tutte le partite dovevano essere disputate presso il campo a sette dell’oratorio di via Savio.
Poi, però, durante i primi anni Duemila ci si è dimenticati di questa bella iniziativa.
Fino al 2006, quando un gruppo di giovani, in seguito a importanti esperienze di volontariato in Paesi stranieri, ha pensato di riportare in auge il “vecchio” torneo dell’età.
Con uno scopo ben preciso: raccogliere fondi per le popolazioni terzomondiste.
La riproposta del torneo dell’età, seguendo alla lettera i dictat organizzativi delle precedenti edizioni, s’è rivelata un successo e oggi, dopo cinque anni dalla ripresa, possiamo ritenerci davvero soddisfatti del nostro lavoro.
In questi anni abbiamo raccolto più di 20mila euro, portando il nostro contributo un po’ in tutto il mondo: Uganda (2006), Thailandia (2007), Brasile (2008), Isole Salomone (2009).
Abbiamo così saputo coniugare il nostro divertimento (e quello degli spettatori) alla volontà concreta di far del bene a chi ha i nostri stessi sogni, ma a differenza di noi, rischia di non poterli mai esaudire.
Quest’anno - grazie alla partecipazione di diciassette squadre e circa 200 giovani - devolveremo il ricavato del torneo dell’età agli abitanti di Nana, un paesino del Perù: in cantiere c’è la realizzazione di un ospedale materno-infantile.
Seguiremo durante l’anno lo sviluppo del progetto, così da presentarlo l’anno prossimo in occasione della nuova edizione calcistica estiva.
Un grazie sincero a tutte le persone che con il loro impegno ci consentono di andare avanti per questa strada.
Mario Alba e lo staff del torneo dell’età
Ultimo aggiornamento (Giovedì 15 Luglio 2010 11:42)